Arriva la norma salva-musei per superare la sentenza del Tar che ha bocciato le nomine di cinque direttori di musei fatte dal ministro Dario Franceschini.
La commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento alla manovra del relatore che rimuove i limiti contestati dai giudici amministrativi, fornendo un’interpretazione diversa della legge del 2001 sulla base della quale nel 2014 si è proceduto alle nomine poi contestate. La norma prevede che non si applichi il limite della cittadinanza alle procedure di selezione internazionale.
“E’ utile introdurre una norma interpretativa con cui diamo una garanzia anche per il futuro” per “dare certezze”, ha detto il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini. “Il percorso di giustizia amministrativa seguirà il suo iter, questa è una norma interpretativa che fa chiarezza e toglie ogni dubbio”.
Franceschini ha sottolineato che l’emendamento non incide sulla vicenda giudiziaria che “segue il suo percorso. L’Avvocatura dello Stato ha impugnato la sentenza del Tar, vedremo cosa deciderà il Consiglio di Stato”, ha aggiunto, ricordando anche che la sentenza del Tar riguarda solo un direttore straniero, mentre gli altri 4 direttori coinvolti sono italiani. “Questa norma non incide su 4 di quelle posizioni”, ha chiarito.