Aversa – Il progetto è, ufficialmente, denominato “Ampliamento della Zona a Traffico Limitato (Ztl) e Punti di Snodo del Bike Sharing”. E’, però, di fatto, uno dei più grossi sprechi di danaro pubblico avvenuto nella città normanna. Una frase altisonante per indicare il progetto per il restyling di via Roma con la nuova maxi Ztl (mai partita) e i tre punti di Bike Sharing desolatamente vuoti delle ben 35 biciclette, depositate in un angolo nascosto del palazzetto dello sport, con il rischio che perdano la propria funzionalità.
Fino a poco tempo fa si poteva facilmente e giustamente affermare che l’attuale amministrazione fosse estranea alla vicenda. Oggi, ad oramai, un anno dal suo insediamento, si può affermare che il ritardo è da addebitare anche alla gestione De Cristofaro, considerato che non ha fatto alcunché per cercare di avviare questa vicenda che si candida ad essere un buon oggetto di indagini per qualche giudice che vuole dedicare alla vicenda un po’ del proprio tempo.
Non si capisce, innanzitutto, se sia stato fatto o meno il collaudo. A sentire alcune delle persone coinvolte, quest’ultimo sarebbe avvenuto a dicembre. Ma, a quella data, non c’era (e sembra non ci sia tutt’ora) l’allaccio alla rete elettrica. Non si capisce se funziona. Non si capisce come debba essere utilizzato. Non si capisce perché da oltre un anno le biciclette relative a questo servizio siano depositate presso il palazzetto dello sport in balìa del primo malintenzionato che voglia impossessarsene.
Insomma, l’impressione è che si siano letteralmente buttati al vento qualche decina di migliaia di euro. Inoltre, anche se sarà perfettamente funzionante, il servizio non sarà funzionale, considerato che nei pressi degli snodi non vi sono mega parcheggi e che gli stessi snodi distano uno dall’altro poche centinaia di metri.
“Onestamente – ha dichiarato sull’argomento il consigliere comunale del Partito Democratico Alfonso Golia – non conosciamo i motivi che ostacolano l’avvio del servizio di bike sharing. Mesi fa ho denunciato lo stato di abbandono dei punti parcheggio dislocati in città e purtroppo nulla è cambiato. Sono già passati vari mesi da quando in commissione lavori pubblici abbiamo concluso il lavoro sul regolamento per cui spero che quanto prima si concluda l’iter amministrativo ed il servizio entri in funzione. Ma spero soprattutto che non si debbano spendere altri soldi pubblici per rendere operative le biciclette. Insomma questa amministrazione non fa altro che accumulare ritardi su ritardi”.
E che il nodo, il mistero di questa vicenda possa essere proprio il varo di un regolamento viene confermato dalla maggioranza guidata dal sindaco Enrico De Cristofaro. Continuando il silenzio stampa di quest’ultimo, la risposta giunge laconica: il sindaco ha convocato nella mattinata di ieri la commissione consiliare statuto presso la quale, da tempo, è presente il regolamento in attesa di essere approvato per poi passare al varo definitivo da parte del consiglio comunale. Insomma, altro tempo. Ogni punto di ‘bike sharing’ è dotato di una rastrelliera con sei biciclette, dotazione minima da considerarsi di primo approccio.