Abbattere le barriere architettoniche per poter essere il più autonomi possibile questo il desiderio che hanno i diversamente abili, questa la finalità della legge 13 del 1989 e in quest’ottica vengono installati nelle strade delle città percorsi tattilo plantari che consentono ai non vedenti l’attraversamento sicuro degli incroci.
Una necessità sentita dall’ex amministrazione Sagliocco che, nel progettare il rifacimento di via Vito di Jasi, chiedendo il conforto dei rappresentanti della consulta cittadina dei diversamente abili e la consulenza dell’Istituto Nazionale per la Mobilità Autonoma di Ciechi ed Ipovedenti, ha previsto la collocazione di questi percorsi in tutti gli incroci dell’arteria.
Ora i percorsi ci sono ma gli attraversamenti sarebbero comunque a rischio.
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