Crisi Provincia di Caserta, sit-in dei sindacati davanti Prefettura

di Andrea Aquilante

Di nuovo in piazza per la Provincia di Caserta. Un’altra mobilitazione di sindacati, cittadini, associazioni, istituzioni, sindaci per opporre un rifiuto al sistema normativo (legge Delrio) che ha finora sortito solo la soppressione di servizi e prestazioni, di società e imprese e il disagio di decine di nuclei familiari si è tenuta martedì 23 maggio a Caserta. L’iniziativa è dei sindacati confederali che alla crisi della Provincia avevano già dedicato la Festa del Lavoro e l’annuncio della manifestazione cadde proprio il 1 Maggio.

“Nonostante le ultime rassicurazioni del governo il territorio casertano si mobilita per il presente ed il futuro. – fanno sapere Cgil, Cisl e Uil – La crisi gravissima dell’ente Provincia, che ormai tutti ben conosciamo, le sue conseguenze sui lavoratori dell’ente e delle società partecipate, sui servizi ai cittadini a partire dalla manutenzione delle scuole, degli edifici e della viabilità e le necessarie e urgenti iniziative da mettere in campo per dare soluzione ad una questione che investe la stessa qualità del territorio e le sue possibilità di rilancio e sviluppo sono priorità ormai imprescindibili. La manifestazione del 23 maggio, iniziativa a carattere nazionale che prevede presidi dinanzi a tutte le sedi istituzionali, Prefetture, Provincie, Regioni e altri, nel nostro caso è un appello forte a tutta la civile società, essere presenti per chiedere risultati risolutivi”.

Il corteo, iniziato alle 9.30, si è snodato da piazza Ferrovia per poi raggiungere via Roma, via Don Bosco, via Mazzini, sino al presidio finale davanti alla Prefettura, in piazza Vanvitelli.

“Come già più volte precisato, non è una faccenda che riguarda le sole rivendicazioni sindacali, si tratta di una emergenza generale che investe l’intero territorio provinciale, 600 dipendenti e rispettive famiglie. Ecco perché abbiamo deciso di scrivere a tutti i 104 sindaci dei comuni di Terra di Lavoro – spiegano i segretari di Cgil, Cisl e Uil – agli onorevoli regionali e ai parlamentari di ogni partito trasversalmente, e non è un invito a cui si può dire no, si tratta di un appello che investe direttamente il senso di responsabilità di un’intera collettività e di coloro che ci rappresentano. La nostra terra, come troppe volte abbiamo sottolineato, vive da troppi anni una situazione di massima allerta che si è storicizzata e la situazione versa in condizioni ancor più gravi se fosse possibile dopo la condizione estrema dei lavoratori del Bacino di Crisi per i quali ancora una volta sollecitiamo un intervento decisivo e risolutivo”.

IN ALTO UN VIDEO, SOTTO UNA GALLERIA DI IMMAGINI

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