I Caf – Centri di assistenza fiscale dal 15 maggio sospenderanno il servizio di compilazione del modello Isee. Il motivo è legato al mancato rinnovo della convenzione con l’Inps, scaduta lo scorso dicembre e da allora mai discussa.
Nel 2015 lo stanziamento fissato per i patronati era stato di 76 milioni di euro, così come per il 2016. Fino ad oggi i Caf hanno comunque erogato il servizio gratis, con già circa un milione di Dsu fornite. Una situazione che ha determinato un preoccupante stato di incertezza e svolgimento dell’attività, con problemi di tenuta economica e finanziaria da parte dei Caf, privi della copertura assicurata dalla convenzione con l’Inps.
Quello che chiedono i Caf, almeno per il momento, è una mini proroga della convenzione scaduta il 31 dicembre per poter portare avanti gli incontri sulla nuova convenzione. L’Inps, invece, a fronte di un aumento degli Isee da preparare, vuole imporre una decurtazione di circa il 30% su ogni prestazione con un tetto massimo al fondo stanziato per questa operazione. Significa che una volta prosciugata la dotazione economica i Caf non saranno più pagati. Paradossale, secondo i centri, poiché con una media come quella del 2017 già all’inizio di questo maggio avrebbero esaurito il budget e dovrebbero chiedere soldi ai cittadini ma, in base agli accordi che prevedono l’assoluta gratuità del servizio, non possono farlo e comunque non ne hanno intenzione.
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