Napoli – L’orticaria cronica spontanea colpisce in Italia oltre 480mila persone con ripercussioni importanti sulla qualità di vita dei pazienti. Si stima che circa il 20-25%% della popolazione abbia, nel corso della sua vita, sofferto di orticaria nella sua forma più lieve; episodi brevi che non si ripresentano. Di questi circa 480mila presentano una sintomatologia persistente che può durare più di sei settimane, diventando di fatto una patologia di tipo cronico.
Due terzi delle persone con orticaria cronica sono in realtà affette da orticaria cronica spontanea e sono costrette a convivere con una patologia cutanea per periodi che possono durare mesi fino a oltre 10 anni.
“Gestire la convivenza con questa malattia e individuare le terapie più innovative sono gli obiettivi da perseguire con i pazienti. – sottolinea la dottoressa Patrizia Pepe, specialista in Dermatologia e in Allergologia e Immunologia clinica dell’Università di Modena e Reggio Emilia, ai margini del congresso ‘Sidemast’ tenutosi a Sorrento – Di recente è stato introdotto in Italia l’impiego del farmaco biologico anti IgE (omalizumab) che ha mostrato un buon profilo di efficacia e sicurezza. Il controllo dei sintomi dell’orticaria cronica spontanea ha un impatto fondamentale, perché contribuisce a migliorare la qualità di vita dei pazienti con risvolti sia livello emotivo che psicologico”.
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