Aversa – “Nonostante l’allarme lanciato e nonostante la situazione sia insostenibile, nulla è cambiato nel reparto”. A parlare, sotto garanzia di anonimato stante il divieto di dichiarazioni pubbliche per il personale dell’Asl pena sanzioni disciplinari, alcuni infermieri e sanitari dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa.
“Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) nel reparto – continuano – erano presenti solo un medico nell’ambulatorio traumi ed un internista. Quest’ultimo aiutato dal primario vista l’affluenza registrata”.
“I medici della medicina – raccontano gli addetti del nosocomio normanno – continuano a non sopperire i turni in pronto soccorso comunicando di essere in malattia. I medici, come del resto tutto il personale del reparto, sono scoppiati visto il carico di lavoro. Non a caso si dice sempre che il presidio ospedaliero aversano è secondo, per prestazioni annue erogate, solo al Cardarelli di Napoli”.
Da sottolineare anche la carenza di personale infermieristico. “Ci sono colleghi – continuano i sanitari – costretti a fare doppia notte poiché gli infermieri interinali, quelli inviati dall’agenzia, non solo si sono visti ridurre le ore, ma per evitare il turno comunicano di essere in malattia”.
La nuova direttrice sanitaria, Angela Maffeo, numero uno del presidio ospedaliero normanno, in servizio solo dal primo giugno scorso, si trova a fronteggiare crisi che vanno avanti da anni. Interpellata qualche giorno fa sulla vicenda, ha evidenziato di essere a conoscenza di quanto avviene al pronto soccorso e si è detta certa che la questione sarà affrontata dai vertici della struttura sanitaria normanna per essere risolta in maniera definitiva.
“La criticità del pronto soccorso di Aversa – ha commentato – sarà difficile da azzerare del tutto. Siamo, infatti, di fronte ad un reparto di frontiera per numero di utenti. Un numero che in Campania è secondo solo al Cardarelli di Napoli. Noi dobbiamo fare in modo di dare il massimo assicurando un servizio di buon livello”.