“Aversa è sporca, le strade di Aversa son sporche”. È questo quanto sono in molti ad affermare nella città normanna. Un mantra che, come accade sempre in questi casi, si riversa anche sui social oltre che sui media. In questi ultimi giorni hanno evidenziato la mancanza di pulizia delle strade cittadine il dirigente della Confesercenti, Maurizio Pollini, il più volte assessore e consigliere comunale Nicola Palmieri, ma, soprattutto, tanti cittadini comuni sui social.
Tra i più attivi Giuseppe Oliva, sempre pronto a denunziare le carenze della città, che punta l’attenzione sul mancato funzionamento della raccolta differenziata e afferma: “Ma com’è possibile che in tanti anni il problema del mancato ritiro della differenziata non si sia risolto? Una per tutte, la situazione in via Filippo Saporito 76”.
Immediata la risposta dell’amministratore delegato della Senesi, Rodolfo Briganti, che scrive: “Quasi nessun cassonetto contiene quello che dovrebbe e, infine, i sacchi neri, onnipresenti, non dovrebbero esistere”. Insomma, per Briganti, giustamente, ci sono cittadini aversani che non collaborano per cui è difficile fare effettivamente la raccolta differenziata.
Ma il problema non è solo quello della raccolta differenziata. Rifiuti abbandonati a go-go in tutte le strade cittadine e soprattutto nel centro storico cittadino sono a testimoniarlo: Aversa è sporca e lo è soprattutto per colpa degli aversani.
E’ di ieri il post di Mario Romano, commercialista che abita nel centro storico che ha reso pubblico, dal quale abbiamo ricavato un video (in alto) e alcune foto (in basso), nel quale si vedono alcune strade del centro storico, tra cui via Riccardo d’Aversa, disseminate da rifiuti di ogni tipo letteralmente sparpagliati senza soluzione di continuità. Eppure siamo in una zona abitata.
Stessa sensazione di sporcizia e di abbandono in piazza Sant’Anna, quella nota come la famigerata piazza Crispi, al centro del dibattito non solo politico cittadino per una polemica di un presunto abusi edilizio, accanto alla sede distaccata del comune che ospita gli uffici tecnici e lo sportello unico per le imprese. Qui il degrado la fa da padrone. Senza contare gli stabili parcheggiatori abusivi, sempre ubriachi e minacciosi, le aiuole che doveva rappresentare una piccola oasi, a pochi passi da una scuola elementare, sono piene di rifiuti di ogni tipo che vi rimangono per giorni.
Per la Senesi è colpa degli aversani e ci può anche stare. Da parte sua, invece, l’amministrazione comunale, con il sindaco De Cristofaro, professa una sorta di tesi negazionista, negando, appunto, che Aversa sia sporca. De Cristofaro e il suo assessore ai lavori pubblici Michele Ronza (quello all’ambiente Tiziana D’Aniello brilla da tempo per la sua assenza ed è in predicato di essere sostituita) affermano che quotidianamente danno vita a controlli effettuati insieme ai dirigenti della Senesi e che la situazione è sotto controllo. Un risultato, sempre a loro dire, raggiunto anche grazie all’impegno alla squadra ecologica (composta da due vigili urbani) che hanno elevato oltre cinquecento multe per abbandono di rifiuti in poco più di quattro mesi. Un risultato che, stando a quanto si vede in giro, non basta a frenare gli incivili.