“Cosentino eletto con i voti della camorra”: depositate le motivazioni del processo Eco4

di Redazione

“Convergenti elementi di prova indicano attendibilmente che Nicola Cosentino, sin dall’inizio della sua carriera politica, ha goduto del sostegno elettorale del clan dei Casalesi, segnatamente del gruppo Bidognetti sin dalle elezioni comunali del 1978 e anche del gruppo Schiavone a partire dalle elezioni regionali del 1995”.

Così i giudici del collegio del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) ricostruiscono la “carriera politica” dell’ex sottosegretario all’Economia del Governo Berlusconi, in uno dei passaggi chiave delle motivazioni (di 597 pagine) della sentenza di condanna a 9 anni di carcere emessa il 17 novembre scorso.

Si tratta del processo cosiddetto “Eco4”, in cui la Dda di Napoli ha contestato all’ex politico di Casal di Principe il ruolo di “referente politico nazionale del clan dei Casalesi”; un “teorema confermato” dalla condanna inflitta a Cosentino per concorso esterno in associazione camorristica. L’ormai ex uomo forte del Pdl in Campania è attualmente agli arresti domiciliari nella sua abitazione di Caserta.

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