Il Consiglio distrettuale di disciplina dell’ Ordine degli Avvocati di Napoli ha revocato la sospensione cautelare dalla professione dell’ avvocato Michele Santonastaso, condannato in primo grado per associazione esterna a delinquere di stampo camorristico e per minacce allo scrittore Roberto Saviano, alla giornalista Rosaria Capacchione, oggi senatrice del Pd, e ai magistrati Raffaele Cantone e Federico Cafiero De Raho.
Nel 2008, durante il processo Spartacus, l’avvocato, leggendo un’stanza firmata dai boss Francesco Bidognetti e Antonio Iovine, disse a Saviano di “fare bene il suo lavoro”, definendolo “giornalista prezzolato”. La sua opera – secondo quella lettera firmata dai boss – stava condizionando l’esito dell’appello del maxi processo Spartacus.
Il legale, che appartiene al Foro di Santa Maria Capua Vetere, era stato sospeso nel 2010 dall’Ordine in via cautelare, e la decisione era stata confermata nel 2014. Ora è sottoposto ad obbligo di dimora a Milano ma, per effetto della decisione dell’Ordine, potrà esercitare nuovamente la professione.
Successivamente all’approvazione del nuovo regolamento di disciplina del Consiglio nazionale forense la vicenda è stata rimessa al Consiglio Distrettuale di Napoli, che ha disposto la revoca del provvedimento di sospensione cautelare.
Santonastaso, per i giudici, non sarebbe stato solo il difensore ma soprattutto un “complice” del boss Francesco Bidognetti. Quindi perché è stato reintegrato? Lo spiega la risposta scritta firmata dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, riportata da Il Sole 24 ore. “Dalle informazioni acquisiste (…) consta che l’avvocato Santonastaso era stato sospeso dall’esercizio della professione in via cautelare”, dopo l’arresto con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa dell’ottobre 2010. Decisione poi confermata nel settembre del 2014. Poi, continua il ministro Orlando, “in seguito all’entrata in vigore del nuovo regolamento del consiglio nazionale forense, (…) il fascicolo è stato tramesso al competente Consiglio distrettuale di disciplina di Napoli che con delibera del 16 marzo 2016, secondo quanto riferito, ha revocato il provvedimento di sospensione cautelare”. Una materia che, come sottolinea Orlando, “è sottratta alla vigilanza e all’ingerenza del Ministero della Giustizia”.
Drastico il commento di Saviano: “La camorra ha vinto, definitivamente. L’avvocato dei boss casalesi, condannato ad 11 anni per aver portato ordini di morte del clan Bidognetti, per aver minacciato in aula durante il processo Spartacus me, la giornalista Rosaria Capacchione, e i magistrati Raffaele Cantone e Federico Cafiero de Raho,oggi torna a fare l’ avvocato”.