Scene di panico tra i tifosi della Juventus, a Torino, in piazza San Carlo, dove sabato sera stavano guardando la finale di Champions League da uno dei maxi schermi allestiti dalla città. Molti sono rimasti travolti dalla calca della gente. Almeno mille le persone rimaste ferite, tra cui un bimbo in fin di vita.
Secondo il questore sono stati un falso allarme bomba e lo scoppio di un petardo a scatenare la ressa.Tra i feriti, otto versano in gravi condizioni. Tra loro anche una ragazza e un bambino, rimasto schiacciato nella calca. La maggior parte dei feriti è stata curata per contusioni o per tagli che si sono procurati cadendo per terra nella ressa. L’incidente ha fatto esplodere la polemica sulla sicurezza e sulle vie di fuga.
Una ragazza è in prognosi riservata nell’ospedale Molinette per le ferite riportate nella calca. La giovane è stata intubata: ha un trauma toracico per lesioni da schiacciamento. C’e’ anche un bambino con trauma cranico e toracico: è in prognosi riservata al Regina Margherita. Tra gli oltre 600 feriti, i codici rossi sono quattro o cinque.
“Potrebbe essere stato un petardo, fatto esplodere forse in modo incosciente, a scatenare il panico” tra i tifosi. Lo afferma il questore di Torino, Angelo Sanna, che sta coordinando dalla sala operativa della Questura le attività necessarie ad accertare quanto accaduto.
“Sono sconvolto, sembrava l’Hysel”: a dirlo è un anziano tifoso della Juventus, i capelli grigi, mentre si allontana in lacrime dal centro di Torino ancora sotto sopra per le scene di panico che si sono scatenate tra i tifosi. “Sembrava l’Heysel, io c’ero”, le poche parole che pronuncia prima di voltarsi e andare via.
“Ho saputo che a Torino ci sono stati incidenti nella piazza di Torino, non ho informazioni precise sulla dinamica, ma vorrei esprimere la mia solidarietà a chi è rimasto ferito”: lo ha detto da Cardiff il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, a Mediaset Premium. Informato delle prime ricostruzioni, Agnelli ha “inviato un abbraccio” alle persone coinvolte.