Aversa – È un’interrogazione che si pone la consigliera comunale del Pd Elena Caterino. Pur comprendendo l’esigenza generale di sostenibilità ambientale e di limitazione del traffico urbano, alcuni fattori delle azioni con le quali si istituiscono le Ztl non tornano.
“In primo luogo – spiega la Caterino – la strutturazione delle fasce pedonali non è all’altezza delle misure prese. In città esiste un piccolo tratto di pista ciclabile e tra l’altro non funzionale e gli spazi per pedoni e ciclisti sono in stato di pericolo per gli stessi. In alcune zone si pone poi il problema della segnaletica troppo spesso carente nella nostra città. In secondo luogo, ci chiediamo quale penalizzazione per il commercio e servizi provocheranno le misure prese, e se l’Amministrazione ne ha tenuto conto. La zona di via Roma in particolare, è ad alta densità commerciale e servizi”.
“In terzo luogo l’alternativa parcheggi e navette a sostegno mancano. A fronte delle misure prese – continua Caterino – a nostro avviso non si sono create valide alternative limitrofe alla sosta. Da una semplice analisi visiva risulta come i parcheggi limitrofi esistenti siano sempre pieni, costringendo gli automobilisti a continue e dannose ricerche di spazi di sosta. L’Amministrazione, d’altronde, è costantemente sorda agli appelli in tema di parcheggio”.
“In quarto luogo ed in generale – sostiene ancora Caterino – non era il caso di strutturare prima ed adeguatamente le zone interessate dalla Ztl, e si è stimato ragionevolmente quale sarà il saldo netto danni / benefici delle misure prese, che a nostro avviso, anche per la specificità delle misure, sarà molto maggiore per i primi”. “Siamo favorevoli alla ztl ma strutturata in modo diverso e con la giusta informazione”, conclude la consigliera dem.