Aversa – “Approveremo, a meno di sorprese, il conto consuntivo 2016, che ci appartiene solo per una parte essendoci insediati a luglio, senza alcun problema”. A riportare le parole del sindaco Enrico De Cristofaro (che è ancora in un silenzio stampa) persone a lui vicino, attribuendole a tutta la maggioranza. “Le voci che parlano di rimpasti, di prese di posizioni di consiglieri comunali e chi più ne ha più ne metta – continuano dalla maggioranza riportando il pensiero di De Cristofaro – sono solo chiacchiere a vuoto. Se, poi, dovesse accadere che qualche consigliere comunale ci chiuda in un angolo il primo a prendere la decisione di andare a casa sarei io e senza esitazione alcuna, come ho sempre detto”.
L’approvazione del conto consuntivo, così come già era avvenuto per il bilancio preventivo 2017, viene discussa alla soglia della scadenza della diffida all’amministrazione normanna da parte del prefetto di Caserta. E, così come era avvenuto per lo strumento di programmazione contabile, anche questa volta a relazionare non ci sarà l’assessore alle finanze, considerato che sono quasi tre mesi che la detentrice della delega, Francesca Sagliocco, tecnica in quota sindaco, si è dimessa evidenziando diversità di vedute con consiglieri e con altri assessori della maggioranza di centrodestra.
Oltre al rendiconto 2016, i 24 consiglieri comunali normanni saranno chiamati anche ad approvare alcuni importanti debiti fuori bilancio che pesano non poco sulla situazione finanziaria del comune le cui casse sono in profondo rosso.
“Stiamo operando – affermano in proposito dalla maggioranza – anche senza assessore al bilancio, ma il sindaco aveva detto che sarebbe stato nominato subito dopo l’approvazione del consuntivo e così sarà. Stiamo cercando di effettuare risparmi anche perché le casse del comune languono e non certamente per colpa nostra, ma per debiti fuori bilancio contratti in precedenza e per i quali noi andremo in fondo per verificare se ci sono colpe di dirigenti, impiegati o amministratori”.
Sempre in tema di polemiche e di colpe, dalla maggioranza si sono levati cori di amministratori della maggioranza contro le dichiarazioni del dirigente della Confesercenti Maurizio Pollini che ha accusato l’amministrazione di aver completamente dimenticato i bisogni delle piccole imprese cittadine, vero tessuto socio-economico della città.
“Pollini – affermano – non può affermare a cuor leggero che sono state chiuse cinquecento imprese perché significa che, a fronte, se ne sono aperte mille. Non c’è un locale commerciale sfitto e se ne aprono sempre di nuovi. Siamo consapevoli che le piccole imprese rappresentano l’anima dell’economia cittadina”.
Per quanto riguarda le accuse di un’Aversa sporca, gli amministratori hanno invitato Pollini a fare un giro insieme per verificare, quando e nei posti da lui indicati, se effettivamente quei luoghi sono puliti o meno. Anche in considerazione del fatto che monitoriamo costantemente la città proprio per verificare l’efficienza del servizio di igiene urbana”.