Aversa – Ieri il Consiglio Comunale di Aversa ha discusso e ha approvato il bilancio consuntivo. L’amministrazione De Cristofaro è entrata in carica solo a metà del 2016 e ha ereditato una situazione complessa: un comune commissariato e una città da sempre affetta da problematiche di difficile risoluzione.
La consigliera Maria Grazia Mazzoni del Movimento 5 stelle ha fatto notare in aula che: “Non si capisce perché una città come Aversa debba sempre essere diffidata dal prefetto per l’adozione dell’atto contabile di chiusura dei conti effettuata durante la gestione del 2016. Ciò è evidente conferma di inefficienza gestionale amministrativa che avete già dimostrato sin dal ritardo di adozione per il bilancio di previsione 2017.
E’ pur vero che i ritardi in questo campo si ritengono fisiologici ma un segnale di cambiamento avrebbe potuto esserci anche nel rispetto dei termini previsti dalla legge. Si capisce una sola cosa: che siete in affanno quando si tratta di rispettare i termini di legge, quando si tratta di rispettare le scadenze (vedi Senesi) le scadenze sono ben note sin dall’inizio dell’anno e potreste programmare le vostre attività evitando che le diffide diventino una prassi e che comunque si arrivi all’ultimo giorno anche del termine fissato dalla diffida”.
E ancora: “Dall’esame della tabella di riscontro del risultato di gestione (pag 15) leggiamo che il saldo gestione competenza è di circa 1 milione e 400mila euro e il saldo gestione residui è di circa 3 milioni e 400mila euro con un avanzo degli anni precedenti di oltre 50 milioni di euro che ovviamente non sono soldi utilizzabili perché sono per la quasi totalità il fondo dei crediti di dubbia esigibilità. E’ vero che i revisori hanno controllato la giustezza dell’accantonamento di una quota così alta ma noi, politicamente, non possiamo non chiederci se questa è una forma altamente rischiosa di gestione contabile. Il pericolo di un dissesto, con questi numeri, è sempre dietro l’angolo e questa città, dopo un anno di commissariamento, non può subire anche anche l’onta del dissesto.
Un’amministrazione seria ed oculata opera per evitare che i crediti, se sono reali, non vadano prescritti e vadano, invece, giustamente riscossi. Leggere tra le pieghe del rendiconto contabile che, solo per le somme rimaste a residuo del codice della strada (cioè le multe), ci sono 13 milioni di euro è surreale considerando che una città come Caserta, per esempio, fa 1 milione di multe all’anno si deduce che per Aversa, con questo debito, parliamo di una decina di anni di multe non pagate. Si conferma, ancora una volta, una capacità di riscossione molto bassa di questo ente”.
La consigliera Mazzoni ha posto in evidenza anche il problema dei fitti di San Lorenzo: “Nella tabella delle entrate per gli immobili di San Lorenzo, a fronte di uno stanziamento di 117mila euro, risultano incassati solo 4.500 euro. Nella stessa tabella, per il mercato c’è uno stanziamento di 213mila euro circa con un incasso di zero euro. L’inerzia di questa amministrazione sul versante del recupero può dare solo adito ad una conferma storica che quella zona rappresenta un serbatoio di voti e quindi diventa intoccabile. La domanda precisa che pongo a questa amministrazione è: quali attività in questo anno si sono promosse per il recupero dei fitti di San Lorenzo?”.
Mazzoni ha poi chiesto se l’amministrazione aveva predisposto il bando per nominare i componenti dell’Oiv che è un organo di valutazione dei dirigenti di cui gli enti locali devono obbligatoriamente dotarsi. E ha sottolineato: “Chi ha poca dimestichezza in materia finanziaria e legge i dati del Comune di Aversa riportati nel consuntivo 2016 pensa di avere a che fare con un Ente in ottima salute. Infatti, il risultato di amministrazione riporta un differenziale positivo di quasi 60 milioni di euro, risultato che difficilmente si riscontra in un comune italiano. Basti pensare che il comune capoluogo ha chiuso il consuntivo 2016 con un meno 41 milioni. Se il bilancio previsionale lo definii ‘senza anima’ in quanto non si leggeva tra quei numeri e quelle tabelle nessuna visione nuova della città, il primo aggettivo che mi viene in mente nel leggere questi risultati è ‘surreale’. E dico surreale, e non falso, perché falsi lo sono la stragrande maggioranza dei bilanci comunali.
Basta fare un giro in città per capire come il Comune di Aversa ai cittadini si presenta dissestato con le sue strade, soffocate dal traffico senza controllo, ed la sensazione di uno stato di abbandono e degrado. Come è possibile che una Città cosi malridotta abbia un avanzo di amministrazione così elevato? Questo stesso Comune che riporta un risultato così fortemente positivo poi si fa prestare milioni di euro dal suo tesoriere per far fronte ai pagamenti e lo stesso Ente ha violato 3 parametri di riferimento per la valutazione di Ente strutturalmente deficitario. Inoltre, se andate a leggere i residui attivi cioè le entrate comunali che non sono state ancora riscossi, cioè i crediti dell’Ente, scoprite che la maggior parte dei crediti comunali sono dovute a tasse e tributi dovuti dai cittadini aversani e in gran parte risalenti ad anni molto vecchi e quindi di difficilissima riscossione. Questo fa presupporre una attività di riaccertamento dei residui praticamente inesistente negli ultimi 15 anni e quindi un risultato di amministrazione assolutamente non credibile.
Governare oggi questa città richiede coraggio, richiede scelte impopolari ma lungimiranti, richiede la forza di correggere tutti gli abusi e gli errori fatti negli untimi venti anni senza pensare alle prossime elezioni ma solo alle generazioni che verranno”.
Maria Grazia Mazzoni – consigliere comunale Movimento 5 Stelle di Aversa