Aversa – Nicola Palmieri, più volte assessore e segretario di partito, traccia un bilancio di quella che è stata l’attività amministrativa della maggioranza consiliare in carica paragonandola, dall’alto della sua lunga militanza politica, con quella delle amministrazioni che l’hanno preceduta.
“Il mio intervento – ci tiene a precisare Palmieri – non ha nessuna finalità polemica, né critica, ma vuole solo essere da sprone e da stimolo verso una compagine politica che, tra l’altro, ho appoggiato personalmente, favorendo la candidatura di mia figlia, e, indirettamente, con la candidatura di mio fratello Mimmo”.
Dopo questa sentita premessa, Palmieri comincia un’analisi attenta delle problematiche cittadine irrisolte o addirittura aggravatesi nell’ultimo periodo e cerca, senza successo, di individuare un’azione o intervento che possa caratterizzare in positivo l’attuale amministrazione comunale.
“Volgendo lo sguardo a ritroso, – continua Palmieri – considerata la mia lunga esperienza politica, devo constatare che tutte le amministrazioni comunali, di destra, di sinistra o di centro, che hanno preceduto quella attuale, si sono caratterizzate per un’attività specifica, per un progetto particolare o per un risultato brillante ottenuto. Il periodo del compianto Pastore si ricorda per le innumerevoli attività culturali, di spessore mai più raggiunto, poste in essere e realizzate. L’era Ferrara si ricorda per il rigore e l’inflessibilità verso problematiche specifiche, soprattutto riguardo il controllo del territorio. Il periodo legato alla figura di Golia sindaco è caratterizzato dall’onestà e dalla programmazione. I dieci anni di Ciaramella si ricordano per le tante opere poste in essere. Ed anche il periodo, seppur breve, di Sagliocco ha una sua caratterizzazione: quella di aver realizzato due opere che riguardano i luoghi più rappresentativi della città: il Parco Pozzi e via Roma. Tutto ciò passando attraverso l’insediamento delle Facoltà Universitarie, una tappa cittadina del Giro d’Italia, il rifacimento della villa comunale e tante altre iniziative portate avanti nel corso di lunghi anni”.
“Dell’amministrazione guidata da De Cristofaro, mio malgrado, – sottolinea Palmieri – non riesco a trovare elementi caratterizzanti, se non negativi. Mai prima d’ora, infatti, era capitato che un anno scolastico si avviasse e si concludesse senza che fosse espletato il servizio mensa, con gravi ripercussioni per gli alunni e soprattutto per i genitori entrambi lavoratori. Un evento senza precedenti che va a sommarsi ad altre carenze e lacune: e penso ai parcheggi, soprattutto nella zona del Tribunale di Napoli Nord, dove la domanda di sosta è improvvisamente esplosa a fronte di un esiguo numero di stalli di sosta, il che rende invivibile la zona e penalizza residenti ed attività commerciali; al servizio di igiene urbana, lacunoso e insoddisfacente, carente di azioni di sensibilizzazione che riguardino gli alunni delle scuole affinché questi possano agire presso i genitori ed indurli ad una corretta differenziazione dei rifiuti; al traffico cittadino, sempre più caotico ed incontrollato; anche l’iter avviato da Sagliocco per il recupero degli standard comunali si è improvvisamente arrestato. Ho stima del sindaco e di tutti gli amministratori comunali, ma ritengo che debbano darsi da fare di più”.
“A tal proposito – conclude Palmieri – devo riconoscere che l’invito del consigliere comunale Capasso a tagliare del 40% le indennità non è del tutto campato in aria, anzi io lo allargherei anche a tutti i consiglieri comunali o lo aumenterei anche oltre il 50% visti i risultati ottenuti finora”.