Aversa – Tribunale di Napoli Nord e “giustizia sprint” almeno per quanto riguarda le procedure esecutive. Ciò a fronte delle notizie sul pianeta Giustizia, quasi sempre sconfortanti, tant’è che secondo gli analisti la perenne crisi dei nostri tribunali ed i lunghi tempi per definire i procedimenti civili costituiscono un rilevante fattore di decrescita ed una delle ragioni per cui gli stranieri non privilegiano la Penisola per i loro investimenti.
Ogni tanto, però, e fortunatamente, giunge anche qualche buona notizia, che diventa poi ancora più gradita se riguarda un tribunale del Sud, ed in particolare un ufficio giudiziario di nuova costituzione, ma tra i primi quattro d’Italia, più importante di quello di Bologna e di Firenze, tanto per intenderci.
Il tribunale in questione è quello di Napoli Nord, istituito meno di quattro anni fa nello splendido complesso monumentale del Castello Aragonese di Aversa, soprattutto grazie all’infaticabile opera dell’ex parlamentare azzurro Pasquale Giuliano, già sottosegretario alla Giustizia. Secondo lo studio sui “tempi dei tribunali italiani in materia di procedure esecutive individuali, redatto dall’autorevole associazione Tsei (tavolo di studio sulle esecuzioni italiane) e presentato lo scorso 12 giugno alla Camera dei deputati, il Tribunale di Napoli Nord è, dunque, risultato il primo assoluto in Italia per la sua efficienza, totalizzando una durata media di definizione delle procedure esecutive appena 1,19 anni, a fronte di una media nazionale di ben 3,5 anni”.
L’ufficio giudiziario aversano, che ha ridotto quindi di tre volte i tempi medi nazionali, distacca tutti i tribunali italiani di molte spanne, mettendo una congrua distanza anche rispetto al secondo ed al terzo posto, dove si trovano, nell’ordine, quelli di Aosta e Roma che hanno rispettivamente tempi di anni 2,17 e 2,83. Ultimo della classifica il tribunale di Crotone con 5,42 anni.
Per questo risultato esprime grande soddisfazione l’ex senatore Giuliano, padre riconosciuto del Tribunale aversano: “E’ una notizia che stavamo aspettando e che non ci coglie di sorpresa. Il risultato premia l’eccellente connubio organizzativo articolato dalla presidente del Tribunale, Elisabetta Garzo, e dal presidente della sezione esecuzioni, Enrico Caria. Un lavoro, il loro intelligente ed incessante che ha generato nel settore, malgrado i corvi e le mai dimenticate prefiche di sventure, una produttività esemplare con la quale ora devono confrontarsi tutti i tribunali italiani. E ciò, si badi bene, nonostante ritardi burocratici romani sui quali spesso la Politica rimane silente ed inerte. Se a livello centrale vi sarà, ma occorrono competenza ed autorevolezza da mettere sul tavolo, più attenzione verso il tribunale normanno, questi risultati, grazie alle alte professionalità presenti, potranno essere replicati anche in altri settori che, malgrado l’impegno di tutto il personale amministrativo, risentono ancora di preoccupanti vuoti di organico. Se a ciò si aggiunge poi l’impegno anche dell’Amministrazione comunale a migliorare sempre di più i servizi che fanno da corona ad una struttura come la nostra, sono sicuro che arriveranno quanto prima altre esaltanti notizie sul Tribunale aversano, che intanto, sin da ora, rappresenta con il suo esaltante primato nell’importante settore esecuzioni il riferimento italiano”.
Soddisfazione per il riconosciuto impegno del tribunale di Napoli Nord in Aversa è stata espressa anche dalla presidente dell’ufficio giudiziario Elisabetta Garzo: “Questo raggiunto – ha dichiarato la responsabile del tribunale aversano – è un risultato dovuto alla serietà di tutti i colleghi del tribunale di Napoli Nord che si impegnano quotidianamente per il raggiungimento degli obiettivi tra i quali quello di una giustizia celere. Un risultato raggiunto nonostante le carenze di personale a tutti note. Siamo, però, un ufficio giudiziario ad alto tasso di informatizzazione soprattutto per quanto riguarda la terza sezione civile che è quella che si occupa di esecuzioni. Si tratta, comunque, di un risultato importantissimo che ci spinge a fare sempre meglio, nonostante le difficoltà oggettive che incontriamo quotidianamente sul nostro cammino”.