“Il turismo è uno dei settori dove maggiormente si avverte la contrapposizione tra le potenzialità della città e l’inerzia dell’amministrazione comunale”. E’ netto il giudizio del capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale ad Aversa Marco Villano, che cita l’intervento del direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, il quale ha criticato la gestione del turismo in città (leggi qui).
“Quanto raccontato da Felicori sui social in questi giorni è sconsolante. Siamo la città delle cento chiese, abbiamo uno straordinario patrimonio artistico che da solo potrebbe servire a risollevare le sorti della città che potrebbe entrare nei circuiti turistici provinciali e regionali e invece l’assessorato è fermo, immobile. In bilancio per il turismo non ci sono risorse, mentre queste si trovano per dare incarichi ad avvocati esterni nonostante l’ufficio legale del comune. Non si riesce nemmeno ad intercettare quel gran fermento che c’è dal basso e che in questi mesi ha visto nascere tantissime esperienze che in modo del tutto autogestito organizzano visite in giro per la città. Felicori si lamenta dell’assenza di un ufficio turistico ma il chiosco davanti alla stazione è il simbolo della cattiva amministrazione degli ultimi 13 anni da parte del centrodestra. L’unica cosa che sono riusciti a fare è spostarlo in vari punti della piazza senza mai aprirlo. Aversa attualmente non è una città a misura di turisti e questo è un dato di fatto incontrovertibile”.
“Suggeriamo all’assessore Oliva, – aggiunge Villano – che lamentandosi degli Ept dimostra di essere un po’ in ritardo e di fare il solito scaricabarile, di convocare un tavolo di concertazione con questi sodalizi, con la Pro Loco e con la curia per studiare insieme le misure da mettere in campo per valorizzare il patrimonio. Già delle segnalazioni stradali all’ingresso della città o sui grandi assi viari potrebbero rappresentare un primo passo per far avvertire che siamo una città da visitare. Inoltre, va assolutamente cercata una sinergia con la Reggia di Caserta anche perché al turismo culturale, puntando sui nomi di Cimarosa e Jommelli, si può affiancare quello enogastronomico e le nostre eccellenze sono un patrimonio di tutta Terra di Lavoro, oltre che realizzare due o tre grandi eventi che richiamino in città i turisti. Sono pronto ad accompagnare l’assessore Oliva in Regione perché oggi Caserta e Santa Maria Capua Vetere sono al centro di un sistema e Aversa non può continuare a guardare a causa dell’inefficienza della sua amministrazione comunale”.