Il premier Paolo Gentiloni inaugura la stazione Tav di Afragola

di Redazione

Afragola (Napoli) – Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha inaugurato, martedì mattina, la nuova stazione di Napoli Afragola, progettata dall’archistar Zaha Hadid, scomparsa nell’aprile 2016. Sarà operativa commercialmente nella sua prima fase da domenica 11 giugno e accoglierà ogni giorno 36 treni alta velocità.

Il premier è arrivato nel nuovo scalo a bordo di un Frecciarossa 1000, insieme al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, al presidente e all’amministratore delegato di Fs, Gioia Ghezzi e Renato Mazzoncini.

Ad accoglierlo nella nuova stazione c’erano il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il sindaco di Afragola, Domenico Tuccillo, con Claudia Cattani e Maurizio Gentile, presidente e ad Rete Ferroviaria Italiana, Riccardo Maria Monti e Carlo Carganico, presidente e ad Italferr.

“Con questa inaugurazione diamo il messaggio di un Paese che rialza la testa. Un grande Paese ha bisogno di grandi opere ed è orgoglioso delle sue grandi opere quando nascono e vengono inaugurate”, ha detto Gentiloni, sottolineando: “Non possiamo essere l’unico tra i grandi Paesi che non considera un gesto architettonico e un’opera del genere come una conquista, un passo avanti, qualcosa che lascerà il segno. A chi dice che è un’opera troppo grande: si usa spesso l’aggettivo ‘faraonica’, ma faraonico significa lasciare il segno come fanno le grandi civiltà. L’Italia deve avere l’orgoglio di lasciare questo segno”.

Ogni giorno transiteranno nella stazione – come assicurato dall’ad di Rfi Gentile e quello di Fs Renato Mazzoncini – 36 nuovi treni. “Si tratta di un risultato straordinario se si pensa che quando ci siamo insediati nel 2013 i lavori erano fermi al palo e molti ormai non credevano più alla realizzazione del progetto”, ha spiegato il sindaco Tuccillo.

Si tratta del primo nodo di interscambio ferro/gomma della linea Roma-Napoli-Salerno e con l’asse ferroviario Alta Capacità Napoli-Benevento-Bari, attraverso la variante Napoli – Cancello. Infatti, si può raggiungere molto più velocemente anche Reggio Calabria. Accoglie anche i servizi ferroviari regionali e della Circumvesuviana. Inoltre, essendo anche una fermata intermedia della già citata linea Roma – Napoli – Salerno, serve l’area dell’hinterland napoletano, casertano e nolano, vasto e densamente abitato. I lavori della Porta del Sud (com’è stata ribattezzata la stazione) erano iniziati ben 16 anni fa, per poi interrompersi e riprendere definitivamente solo nel 2015.

La stazione è una struttura a ponte che attraversa e collega i binari dell’alta velocità ed il corpo centrale è lungo 350 metri e funge da galleria pedonale per arrivare ai binari. Al piano superiore si trova una zona commerciale e tutta la struttura costituisce la parte principale del parco naturalistico e tecnologico che la circonda. Una seria di scale e rampe mobili conduce i viaggiatori verso l’atrio centrale e poi verso i binari. Il tutto ha una forma sinuosa che richiamerà alla mente l’immagine di un treno in corsa, riproposta anche negli spazi interni. La sala passeggeri è dotata di grandi vetrate che consentono di ammirare il paesaggio.

In mattinata si sono registrate tensioni nei pressi del binario 17 della stazione ferroviaria di Napoli Centrale dove una ventina di disoccupati e militanti dei centri sociali – che esponevano degli striscioni – hanno tentato di superare il desk degli accrediti con l’obiettivo di avvicinarsi al treno che avrebbe condotto giornalisti e personalità ad Afragola. Le forze dell’ordine hanno bloccato i manifestanti, che stavano gridando slogan (“Fuori la mafia dalle istituzioni”) prima che potessero arrivare sui binari.

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