L’Ecotransider potrebbe risorgere dalle sue ceneri. L’allarme viene lanciato da Francesco Paolo Barbato, tra i promotori del movimento “No Puzza” che lo scorso anno trascinò migliaia di cittadini in marcia contro la cosiddetta “fabbrica della puzza” situata nell’area industriale tra Gricignano, Carinaro e Teverola.
Allarme che deriva dalla decisione del Tar Campania sull’annullamento dei permessi a costruire rilasciati al consorzio “Steel Woman” che ha tra le sue agglomerate la stessa Ecotransider. La vicenda, ricordiamo, non riguarda i miasmi nauseabondi bensì la somma residua, che si aggira intorno ai 180mila euro, che il consorzio “Steel Woman” non ha versato all’Asi per l’acquisizione di circa 31mila metri quadrati di area ricadente sul territorio industriale di Gricignano e sulla quale insiste la Ecotransider. Versamento per il quale sono ormai decaduti i termini.
Il provvedimento era stato adottato dall’ufficio tecnico del Comune di Gricignano dopo la decisione del consorzio Asi di Caserta di revocare l’assegnazione del suolo. Decisione, quella del consorzio industriale, dichiarata legittima sia dal Tar che dal Consiglio di Stato, ai quali l’azienda si era appellata. Il Consiglio di Stato aveva dichiarato inammissibile anche il ricorso per revocazione, presentato dalla Ecotransider, contro la sentenza che confermava l’esecutività della delibera dell’Asi.
Per effetto di tale revoca, oggi Ecotransider e ditte associate sono di fatto impossibilitate a esercitare legittimamente la loro attività perché private dal Consorzio Asi del fattore fondamentale: il suolo per l’insediamento. La delibera dell’Asi ha costituito anche il presupposto giuridico che ha consentito al Comune di Gricignano di procedere alla revoca dei permessi a costruire.
Ora, però, arriva una nuova decisione del Tar che ha sospeso la deliberazione del Consorzio Asi di Caserta. Per i giudici amministrativi, in conseguenza del pagamento di circa 131mila euro da parte del consorzio Steel Woman, la convenzione per l’assegnazione dei suoli è valida ed efficace. Come si legge dal decreto: “…In conseguenza del pagamento, a mezzo di offerta reale accettata in data 18/05/2017, della somma di € 131.737,51 (dico euro centotrentunomilasettecetotrentasette/51), comprensiva di Iva, le obbligazioni scaturenti dall’art. 3 della Convenzione per l’assegnazione dei suoli, stipulata in data 4.8.2011, dalle società ricorrenti e/o nel loro interesse dal Consorzio SteelWoman con il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale (Asi) di Caserta, sono state integralmente adempiute”. “La Convenzione per l’assegnazione dei suoli, stipulata in data 4.8.2011 dalle società ricorrenti e/o nel loro interesse dal Consorzio Steel Woman con il Consorzio per l’Area di Sviluppo Industriale (AsiI) di Caserta, è valida ed efficace e non si richiede l’attivazione di un nuovo rapporto”.
A questo punto, in attesa della camera di consiglio già fissata per il prossimo 20 giugno, il Tar ha accolto la richiesta del consorzio Steel Woman e sospeso la deliberazione dell’Asi fino alla trattazione in sede collegiale dei motivi aggiunti fissata per il 4 luglio.