Napoli, carceri e volontariato: il ministro Orlando alla presentazione del libro di Antonio Mattone

di Redazione

Napoli – Passione civile e umana solidarietà sono stati i due motori che hanno spinto Antonio Mattone a riflettere su malavita, solitudine e riscatto nel carcere. Ne è nato un volume che sicuramente farà discutere, “E adesso la palla passa a me”, edito da Guida Editori, di cui si è discusso il 22 giugno nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura Meridionale.

Intervenuto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando. A moderare l’incontro il direttore di Rai Vaticano Massimo Milone con i saluti iniziali di Gennaro Famiglietti e Diego Guida. “E adesso la palla passa a me” è la frase scritta da un detenuto in una lettera inviata all’autore. “Quando uscirò dal carcere la palla passa a me, come mi hai detto tante volte tu”.

Antonio Mattone, che ha partecipato come esperto agli Stati Generali dell’Esecuzione Penale voluti dal ministro Orlando, ha raccontato nel volume dieci anni di esperienza vissuti come volontario all’interno del carcere di Poggioreale e di altri penitenziari italiani, attraverso gli editoriali pubblicati su Il Mattino. Gli articoli trattano dei problemi e delle vicende di cui tanto si è parlato in questi anni.

Sovraffollamento, sicurezza della società, violenza, salute, Opg, diritti negati, volontariato. Un viaggio dove alla fine un dato sembra inconfutabile: umanizzare il carcere farà bene a chi è detenuto come a chi non lo è.

Antonio Mattone è nato e vive a Napoli. Fin da giovane è impegnato nella Comunità di Sant’Egidio dove ha incontrato i bambini e gli anziani dei quartieri di Scampia, della Sanità e del Centro Storico. Dal 2006, visita ogni settimana i detenuti del carcere di Poggioreale, oggi intitolato a Giuseppe Salvia, e di altri penitenziari italiani. Ha partecipato come esperto agli Stati Generali dell’Esecuzione Penale. Editorialista de ‘Il Mattino’ sui temi sociali e del carcere, è direttore dell’Ufficio di Pastorale Sociale e del Lavoro della diocesi di Napoli.

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