C’è costernazione in città, per l’improvvisa scomparsa di Salvatore Brusini, 58 anni, sottufficiale dei Vigili Urbani, da quasi 40 anni in servizio al locale Comando di Polizia Municipale.
Domenica mattina, in compagnia degli amici di sempre per la biciclettata fino alle pendici della collina di Posillipo, a Napoli, ha avvertito i segni di un forte dolore al torace. Preoccupati, i suoi compagni di pedalata hanno immediatamente allertato il soccorso sanitario che, giunto sul posto, non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo per un fulminante infarto.
L’intera comunità cittadina si è stretta alla famiglia, unendosi nella preghiera e affollando fino agli angoli la chiesa madre di San Giorgio Martire, dove ieri si sono svolti i funerali, alla presenza delle autorità cittadine e del presidente della commissione straordinaria che regge le sorti del Comune, viceprefetto Luca Rotondi, che ha commentato: “Oggi la comunità piange un servitore della Pubblica amministrazione che amava comunicare con l’esempio non solo il senso del dovere e la rettitudine morale ma soprattutto trasmettere al suo interlocutore l’elevata carica morale, la stessa che donava serenità all’interlocutore”.
Per il comandante dei vigili urbani, capitano Antonio Parisi, la scomparsa di Salvatore “lascia un vuoto incolmabile sia per il modo di porsi nei suoi rapporti interpersonali che nell’esercizio delle sue funzioni. Amava mettere sempre al centro di ogni sua azione la persona con i suoi diritti, i suoi doveri, le sue libertà, ma soprattutto la sua dignità. Brusini ci ha lasciato un’eredità della quale nessuno può vantarsi di poterne fare a meno”.
di Franco Musto