Entra nel vivo il Napoli Teatro Festival Italia. Per la parte dedicata alle mostre, Villa Pignatelli ospita un percorso tra le opere di celebri costumisti che hanno collaborato con la sartoria Tirelli per vestire migliaia di star, come Michelle Pfeiffer e Winona Ryder per il film “L’età dell’innocenza” di Martin Scorsese, che nel 1994 valse l’Oscar alla creatrice Gabriella Pescucci, e Kirsten Dunst in “Marie Antoinette” di Sofia Coppola, disegnati da Milena Canonero, che si aggiudicò la statuetta dorata dell’Academy nel 2007.
Il Ntf fa rinascere, inoltre, l’atmosfera del Globe Theatre di Londra ovvero sei testi shakespeariani riscritti e diretti da alcuni dei più interessanti artisti della scena odierna, ma, al tempo stesso, allestiti ‘alla maniera’ di Shakespeare.
Smantellate le poltrone e scena al centro della sala con pubblico tutto intorno. Succede al Teatro Bellini dal 6 all’8 giugno ed è il Glob(e)Al Shakespeare, firmato da Gabriele Russo, uno dei progetti più originali della decima edizione del Napoli Teatro Festival Italia diretto da Ruggero Cappuccio che si è aperto in piazza Plebiscito con la ‘Luce del sud’ di Franco Battiato. Il teatro elisabettiano, con la sua forma a pianta circolare, poneva in uno spazio scenico avvolgente l’interprete al centro della rappresentazione.
Un’idea partecipativa di teatro quella degli anni in cui operò a Londra il Bardo, mentre in Italia si sviluppava una concezione di spazio teatrale di tipo frontale, quella del teatro detto all’italiana, più evento mondano che non esperienza comunitaria.
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