Aversa, “Non scappo dalla mia terra, io la difendo”: successo per la serata a Santa Maria a Piazza

di Giuseppe Della Gatta

Aversa – Questo il titolo della manifestazione svoltasi nella chiesa di Santa Maria a Piazza lo scorso 9 giugno, che conclude l’anno pastorale alla luce dell’enciclica papale “Laudato Sì”.

Un momento di aggregazione e di riflessione sulla tematica ambientale e della difesa del proprio territorio e del creato, così come ha auspicato Papa Francesco in numerosi dei suoi interventi.

I numerosi progetti e impegni della comunità dei fedeli della millenaria parrocchia aversana sono stati riassunti in un particolare momento di discussione, preghiera e meditazione. Guidati da don Gaetano Rosiello, don Pietro Tagliaferro e dal diacono don Pasquale Dello Iacono.

Tanti i fedeli e i curiosi giunti in chiesa per assistere alla manifestazione, iniziata con la lettura di “Terra mia” di Pino Daniele, recitata da Davide Fasolato e Rosa Giannino, accompagnati musicalmente con il flauto di Rossella Fabozzo e la chitarra di Mario D’Alesio. Anche la corale Sanctae Maria de Platea, diretta dalla soprano Paola Carratù, con un complesso musicale formato da Eugenio Turco alla tromba, Luigi Picone alla tastiera e con la batteria di Lello Pecoraio, ha dato prova di sé durante l’incontro interpretando il Cantico delle creature di Angelo Branduardi e Earth Song di Michael Jackson, la serata ha visto protagonisti anche i canti dei bambini della parrocchia, diretti da Vanna Gentile, che hanno intrattenuto i presenti con l’esecuzione di Girotondo intorno al mondo di Sergio Endrigo e Heal the World di Michael Jackson

Poesia e recitazione hanno accompagnato i fedeli raccolti durante il momento di preghiera per tutta la serata. Emozione per una poesia di napoletano sulla madre terra scritta e interpretata da Gennaro Schiavone, e per la lettura di “Storia di una vita”, interpretata da Pasquale Licciardiello, Mario D’Alesio e Nicola Frongillo.

La serata è stata presentata e diretta dallo scrittore aversano Armando Pirolli che ha aperto la serata con un suo pensiero, che pubblichiamo integralmente:

La storia di una vita non sempre è semplice da raccontare e non la puoi nemmeno giustificare, devi metterti in gioco nel bene e nel male, consapevolmente e inconsapevolmente. Molte volte per fortuna si ha il coraggio di uscire dall’ombra e di mostrarsi per quello che si è, il dolore diventa insopportabile, ma la vita gli permette di riaccendere una speranza che nasce anche dalla consapevolezza di esserci ancora, più forte e determinato a correre la vita. Non sono morto dentro e mi aggrappo fortemente alle emozioni non guardando più al passato. Non c’è più spazio per l’odio, che gioia, sono pronto a ripartire.

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