Incubo a Torre Annunziata, nel Napoletano, dove venerdì mattina, intorno alle 6.20, è crollata una palazzina in via Rampa Nunziante. I soccorritori al lavoro sulle macerie hanno recuperato otto corpi senza vita, ultimo quello del piccolo Salvatore Guida, di otto anni.
Sotto accusa i lavori di ristrutturazione in corso nei primi due piani dell’edificio. Divampano le polemiche per avvisaglie che sarebbero state sottovalutate. La Procura ha aperto un’inchiesta per crollo colposo. I lavori, se fatti male, potrebbero aver causato danni alla statica del palazzo determinando il crollo del terzo e quarto piano dove abitavano le famiglie di Pasquale Guida, venditore di frutti di mare, con la moglie Anna e i figli Francesca e Salvatore, e quella dell’architetto Giacomo Cuccurullo, un tecnico dell’ufficio comunale con la moglie Adelaide (Edy) Laiola, sindacalista della Cgil, e il loro figlio 25enne Marco.
Salva miracolosamente Imma, la sorella di Anna Guida, che abita nell’appartamento adiacente a quello della sorella al terzo piano. Quando ha aperto la porta di casa – raccontano i testimoni – non ha trovato più le scale ed è fuggita per mettersi in salvo con la sua famiglia. La sua fortuna e’ stata quella di abitare l’ala del palazzo che ha resistito al crollo. In una saletta messa a disposizione dalla croce rossa la mamma di Anna Guida consuma il suo calvario mentre le ricerche proseguono senza esito e le possibilità di rivedere la figlia viva diminuiscono di ora in ora.
Il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, ha intanto fatto sapere che “stiamo valutando l’eventualità di proclamare il lutto cittadino nel giorno dei funerali”, sottolineando però che “adesso è presto per queste cose. Attendiamo gli esiti delle autopsie e delle indagini. Per la città è una tragedia immane. Non facciamo polemiche e attendiamo i risvolti di ordine giudiziario”.
Trenitalia ha precisato circa le notizie circolate su un presunto treno merci passato poco prima del crollo. “I treni merci non transitano sulla linea tra Torre Annunziata e Santa Maria La Bruna inoltre l’esercizio ferroviario è sospeso dalle 23 alle 5 (come è stato per la notte 6/7 luglio 2017)”, si legge nel comunicato. “La linea Napoli – Salerno, infatti, è utilizzata per il trasporto passeggeri regionale. Le vibrazioni emesse dal passaggio dei treni non hanno alcun effetto sulla stabilità dei fabbricati adiacenti la linea ferroviaria, né tantomeno su quelli posti in alto. Le deboli vibrazioni dovute al passaggio dei treni vengono infatti assorbite dalla massicciata e dal pietrisco che ne impediscono la propagazione”.
“La gente aveva espresso la propria preoccupazione per i lavori. Qualche avvisaglia di pericolo c’era già stata” dice Vincenzo Frapolla, amministratore del condominio “Residenza a mare”, uno stabile che si trova proprio di fronte alla palazzina crollata. “Meno male che appena qualche settimana fa abbiamo provveduto a pulire la zona – prosegue – perché diversamente i soccorritori non avrebbero potuto lavorare”.
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