I finanzieri del comando provinciale di Bologna, al termine di complesse indagini avviate nel corso del 2016, coordinate dal sostituto procuratore Michele Martorelli, hanno disarticolato, attraverso l’esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere, un agguerrito gruppo criminale dedito all’importazione e allo spaccio di eroina proveniente dal Pakistan e dalla Grecia.
In particolare, grazie allo svolgimento di intercettazioni telefoniche, analisi di tabulati telefonici e pedinamenti, le investigazioni condotte dal Gico (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Bologna hanno fatto luce sulle modalità seguite dall’organizzazione criminale, capeggiata da due cittadini pakistani, M.S., 34 anni, e S.M., di 38, domiciliati nel capoluogo emiliano, per far arrivare in Italia ingenti quantitativi di eroina.
Gli stessi in particolare si avvalevano di connazionali che giungevano nel nostro Paese, via aereo, ed occultavano la droga utilizzando la rischiosa tecnica del “body packer”, ingerendo gli ovuli di eroina alla partenza per poi essere espulsi una volta giunti a destinazione.
Nel corso dell’intera operazione le Fiamme Gialle hanno tratto in arresto, oltre ai quattro destinatari delle misure cautelari, anche dieci corrieri ovulatori in flagranza di reato e sottoposto a sequestro, in distinti interventi repressivi eseguiti nel capoluogo felsineo, nonché presso gli scali aeroportuali di Bologna, Roma (Fiumicino e Ciampino) e Milano Malpensa, oltre 3,3 chili di eroina destinati alla “piazza bolognese”.
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