I carabinieri della stazione Forestale di Caserta, nel corso di un servizio di controllo del territorio contro i fenomeni collegati alla “Terra dei Fuochi”, all’altezza della località Gradilli, a Castel Morrone, hanno notato un’imponente colonna di fumo innalzarsi da un terreno posto all’interno di una stradina interpoderale, nelle vicinanze del fiume morto.
L’immediato intervento ha permesso ai militari dell’Arma di sorprendere, in flagranza di reato per combustione illecita di rifiuti, Michele Chianese, 75 anni, agricoltore, residente a Parete (Caserta).
L’uomo, affittuario del fondo sito in una proprietà privata, era intento ad incendiare rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti da tubazioni in cemento amianto (classificate altamente pericolose), taniche e cassette in plastica, contenitori in metallo ed onduline per coperture in disuso in pvc ed altre suppellettili.
Sul posto sono intervenuti i Vigli del Fuoco di Caserta che hanno provveduto a domare le fiamme che stavano interessando anche la folta vegetazione circostante.
La successiva immediata catalogazione dei materiali rinvenuti è stata effettuata da una pattuglia del Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri Forestale di Caserta, intervenuta in supporto della stazione.
L’intera area interessata dal rogo tossico è stata sottoposta a sequestro. L’attività posta in essere dai Carabinieri Forestali è stata effettuata in completa sinergia con la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nella persona del procuratore Maria Antonietta Troncone che, solo pochi giorni fa, ha siglato il protocollo d’intesa in materia ambientale, volto a contrastare l’annoso problema.
Dell’avvenuto arresto è stato notiziato il sostituto procuratore Domenico Musto che ha disposto la detenzione domiciliare dell’uomo, in attesa della celebrazione del rito direttissimo.