Civili che cercano di spegnere le fiamme con i propri mezzi, auto bloccate lungo le strade colpite dagli incendi, ospedali evacuati, case distrutte. Sembrava finito l’incubo e invece nella giornata di domenica nuovi incendi sono tornati a divampare tra Napoli e la sua provincia.
Non solo il Vesuvio. A Torre del Greco è stato evacuato l’ospedale Maresca e diverse le persone sfollate dalle loro abitazioni. Altri roghi nei quartieri Ponticelli e Pianura di Napoli, a Pozzuoli e nell’area flegrea e l’isola di Ischia. Ma anche nel Casertano, a Maddaloni, e nel Cilento.
La situazione, al momento, può essere considerata sotto controllo anche se c’è ancora qualche rischio, quindi, l’attenzione è alta. Intanto al via a una prima ricognizione dei danni, in particolare in ordine agli ettari di bosco andati in fumo. Ai Comuni è stato chiesto di segnalare eventuali opere e strutture interessate dagli incendi. Parte la ricognizione degli ingenti danni, sono in atto le valutazioni sulle possibili gravi conseguenze ambientali degli incendi dell’ultima settimana.
Così in una nota della Regione. “In settimana – annuncia il governatore Vincenzo De Luca – è già in programma una riunione con il direttore generale del lavori pubblici che dirige i Geni Civili territorialmente divisi per provincia. Valuteremo la possibilità, da subito e comunque non appena sarà possibile, di effettuare sopralluoghi sui luoghi degli incendi, inviando i funzionari dei geni civili addetti alle valutazioni dei possibili rischi di smottamenti o frane. I nostri funzionari potranno valutare se esistono innanzitutto situazioni di rischio a ridosso di centri abitati e di strade, in modo da intervenire anche in somma urgenza al fine di contenere il pericolo per la pubblica incolumità”.
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