Milano, incendio nel deposito rifiuti di Bruzzano: odore acre in città

di Redazione

Milano – L’odore acre del fumo è iniziato lunedì sera e per tutta la notte e parte della mattinata di martedì ha soffocato tutta la periferia nord e l’hinterland di Milano. La causa: un grosso incendio che si è sviluppato lunedì, intorno alle 20, in un deposito di rifiuti industriali, nella zona di Bruzzano.

La densa nube nera era visibile anche a molta distanza. Una quindicina di squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato per tutta la notte e la mattinata di martedì per spegnere le fiamme, scaturite all’interno del deposito in via Senigallia. Nessun ferito, ma per precauzione gli abitanti di un vicino palazzo sono stati evacuati.

Sul posto anche il nucleo Nbcr (nucleare – biologico – chimico – radiologico) dei vigili del fuoco, per scongiurare la possibilità dello sviluppo di sostanze pericolose e soprattutto di diossine, oltre a 118, Protezione civile e polizia locale.

Secondo quanto riferito dal comandante del nucleo Nbcr, Edoardo Cavalieri D’Oro, intorno alle 11 del mattino la situazione era finalmente sotto controllo. I vigili del fuoco hanno incontrato forti difficoltà per tre motivi principali: il tipo di materiale stoccato nel deposito, il collasso di parte della struttura e la scarsa pressione dell’acqua nelle condutture della zona. Nel deposito c’erano una ventina di quintali di rifiuti plastici, “materiale non pericoloso, dal punto di vista degli inquinanti non ci sono preoccupazioni”.

Il titolare fa sapere che non dovrebbero esserci rifiuti pericolosi interessati dalle fiamme, soltanto scarti di plastica. La Eco.Nova srl, questo il nome della ditta, gestisce rifiuti di plastica industriali e già in passato è stata al centro di alcuni appelli da parte degli abitanti perché venisse spostata in un luogo più lontano rispetto alle case e ai servizi (è circondato da case, un asilo nido e alcune scuole materne ed elementari). Nel 2013 si era verificato un altro incendio nella stessa struttura, e soltanto due settimane fa c’è stato un altro rogo in una analoga ditta di Senago, nell’hinterland.

“Al momento la situazione è sotto controllo – spiegano i vigili del fuoco – e non abbiamo ravvisato pericoli immediati per la salute pubblica. Ora la competenza sulla salubrità dell’aria passa all’Arpa per valutare la ricaduta di sostanze inquinanti”. L’Arpa ha predisposto tra l’una e le due di notte campionamenti per valutare la qualità dell’aria: “È stata subito accertata l’assenza, attraverso rilevatori portatili (Pid), di alcune sostanze pericolose quali ammoniaca, idrocarburi, solventi, anidride carbonica e acido solfidrico”, viene spiegato, ed “è stato immediatamente installato anche un campionatore ad alto volume. I primi risultati sulla concentrazione di diossine nell’aria saranno disponibili, per le autorità competenti cui Arpa sta dando il massimo supporto tecnico, entro le prossime 72 ore vista la complessità analitica del lavoro di laboratorio”.

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