Napoli – Avevano tentato di uccidere un collaboratore di giustizia, finendo invece per ferire un ragazzino che non c’entrava nulla con questa storia. La polizia ha fermato i due presunti sicari che avevano teso un’imboscata a un pentito, ex affiliato al clan Lo Russo, in piazza Tafuri, a Marianella, quartiere di Napoli.
Non emergono per il momento molti dettagli sull’identità dei sicari. I due, che sarebbero entrambi pregiudicati, sarebbero ritenuti vicini al clan Lo Russo e quindi si rafforzerebbe l’ipotesi che vuole il ferimento collegabile al gruppo che per decenni ha imperversato a Miano e nella periferia Nord di Napoli, con aree di influenza anche nel centro cittadino.
Il vero obiettivo del raid, infatti, ha 41 anni ed è tra i primi affiliati al clan Lo Russo che decisero di passare dalla parte della giustizia. Parente diretto di Salvatore Lo Russo, fu già vittima di un agguato nel novembre 2010, poche ore dopo la decisione del capoclan di pentirsi. Qualche mese dopo, ormai finito nel mirino del suo stesso gruppo, anche l’uomo decise di collaborare con la giustizia. È stato negli anni uno dei più importanti accusatori dei “capitoni” ma da qualche tempo, per tornare con la famiglia, aveva deciso di lasciare la via della collaborazione e aveva avviato le pratiche per l’interruzione, che non erano state ancora concluse.
IN ALTO IL VIDEO