Mentre la politica litiga, la città attende. Negli ultimi tempi abbiamo assistito ad un trasformismo politico incredibile. Persone che dichiaravano la volontà di dimettersi pur di mandare a casa l’attuale amministrazione e poi miracolosamente hanno cambiato idea, altri che criticavano a gran voce il sindaco e poi decidono di appoggiarlo in diverse scelte. Tutto è a dir poco imbarazzante.
Abbiamo assistito ad un vero e proprio baratto durante il quale, inevitabilmente, qualcuno è stato accontentato ed altri no. Il sindaco ha dichiarato di aver nominato una giunta tecnica ma in realtà si è trattata di una scelta quasi obbligata per far quadrare i conti. Spero che il sindaco, nella sua scelta obbligata, abbia avuto la fortuna di incappare in persone che possano dare un contributo ad una città che è ferma da tempo.
I fallimenti di questa amministrazione sono sotto gli occhi di tutti, benché il sindaco, attraverso la comunicazione con dichiarazioni di circostanza e qualche specchietto per le allodole, cerchi di dimostrare costantemente il contrario. Dobbiamo distogliere il pensiero dalle polemiche e cercare di spostarlo sui temi perché la città non può più attendere.
Basti pensare al Parco Pozzi che, a poco più da un anno dall’inaugurazione, è in uno stato di abbandono completo. Per non parlare degli altri parchi pubblici che non si possono neanche chiamare tali. Basti pensare alla movida che dovrebbe essere un fiore all’occhiello per la città ed invece ascoltiamo tutti i giorni le lamentele dei residenti e contiamo i feriti di ogni sera.
La microdelinquenza è aumentata in modo esponenziale. La viabilità è insostenibile. Per non parlare del piano rifiuti che dovrebbe essere rivisto completamente. La città è invasa dai rifiuti che vengono riversati in modo illecito soprattutto nelle zone periferiche.
Vorremmo avere le strade invase dai turisti e non dai ratti e dalle blatte. Ormai questa città non è più serena ed i toni sono esasperati, la gente soffre e vuole risposte ma da parte di questa Amministrazione non vi sono state iniziative concrete, ad esempio nei confronti dei commercianti o degli artigiani. Questi sono fatti importanti che presuppongono un confronto serio.
La città di Aversa vede assente qualsivoglia progetto di sviluppo; in questa città si continua a parlare e sulle testate giornalistiche trovano spazio questioni che poco possono produrre in termini di sviluppo della città.
Ritengo che sia arrivato il momento di essere molto umili e di esserlo proprio in maniera ideologica. Bisogna, cioè, cercare umilmente di verificare tutte le opportunità funzionali ad una città, che non può permettersi continui dibattiti o polemiche su questioni che alla fine producono poco a livello fattuale.
Sono tutti stanchi di ascoltare chiacchiere e invito, pertanto, ufficialmente il sindaco ad essere più produttivo, abbandonando le proprie posizioni individuali, i propri personalismi, mettendosi concretamente a disposizione della città.
Elena Caterino, consigliere comunale Pd Aversa