Quella che doveva essere una seduta importante con ben 14 punti all’ordine del giorno si è rivelata una seduta lampo. La maggioranza ha preferito scappare ed evitare il confronto su temi importanti come l’atto di indirizzo sulla costituzione parte civile del Comune, l’adozione dei (Peba), la Costituzione Consulte di settore, l’istituzione temporanea di una commissione di studio dei debiti fuori bilancio, la discussione sulla centrale unica di committenza.
Su questo punto avrei voluto aprire la discussione e chiarire che la normativa in riferimento all’ambito territoriale di operatività della Centrale di committenza, prevede che essa non possa operare oltre i confini di ciascuna provincia ma prevede che la stessa venga instituita attraverso l’adesione di tutti i comuni con popolazione superiore ai cinquemila abitanti operanti nella stessa provincia.
Tutto ciò non è stato possibile perché oltre ad una parte della maggioranza, ha lasciato l’aula anche il presidente del consiglio ritenendosi offeso di quelle che ha voluto ritenere accuse e non punti di confronto. Lo stesso presidente che ieri sui giornali diceva di essere superpartes si conferma invece assolutamente di parte. Abbiamo chiesto le sue dimissioni perché ha scelto di tutelare solo i consiglieri di maggioranza e non di tutti i consiglieri.
Elena Caterino (Pd)