Aversa – Per l’astensione di “Noi Aversani” la maggioranza è andata sotto nel voto sull’inversione dell’ordine del giorno chiesto dalla minoranza. Come primo argomento da affrontare nell’Assise del 6 luglio la maggioranza intendeva discutere sull’adesione del Comune di Aversa alla Cuc (Centrale unica di committenza) di Sant’Antimo. Una scelta contestata dal Pd, che invece cercava di discutere in primis della mancata costituzione di parte civile del Comune di Aversa nel processo “The Queen”.
Astenendosi ‘Noi Aversani’, mancando alcuni elementi della maggioranza, per differenti ragioni, la mozione targata Pd è stata approvata ed è scattata la bagarre indirizzata principalmente al presidente del Consiglio che non avrebbe, secondo la minoranza, garantito l’equidistanza dai due schieramenti.
Un’insinuazione inaccettabile per Augusto Bisceglia che ha abbandonato l’aula e il Consiglio è stato sospeso. Per la minoranza, potrebbe essere stata una sospensione ‘tattica’, dovuta alla necessità di non proseguire un consiglio in cui, per i numeri ridotti ed un’evidente rottura con ‘Noi Aversani’, la maggioranza avrebbe corso dei rischi.
Un’ipotesi fantapolitica da cancellare subito secondo il sindaco De Cristofaro che ha convocato, in mattinata, una conferenza stampa per chiarire. “Durante la seduta odierna del Consiglio comunale – ha detto il sindaco – una parte dell’opposizione ha rivolto ripetutamente offese ed ingiurie al presidente Bisceglia. Ormai si è perso il senso e la misura. Si tratta dell’ennesimo atto di arroganza e maleducazione grave ed indegno, messo in atto da chi ricopre il fondamentale ruolo di rappresentante delle minoranze”.
“A nulla è valso l’intervento del sottoscritto che ha stigmatizzato quanto accaduto, chiedendo il rispetto del luogo e degli uomini che rappresentano le Istituzioni. – spiega il primo cittadino – Appello disatteso dalle minoranze. Le esternazioni ed i giudizi di scorrettezza sulla persona non sono assolutamente compatibili alla critica politica ed non sono consoni alla dialettica tipica di un’aula consiliare. Del resto, il ricorso agli attacchi ad personam ed alle offese, sono segni di immaturità e di debolezza, caratteristiche queste che hanno segnato tutto il percorso della consiliatura da parte di questi tutti i rappresentanti della minoranza”.
“Questo episodio – sottolinea De Cristofaro – che denota mancanza di rispetto non solo verso il presidente del Consiglio, ma soprattutto della funzione istituzionale che esso rappresenta, ha decretato di fatto una delegittimazione del suolo Istituzionale ricoperto da Bisceglia. Il presidente del Consiglio, con alto senso di responsabilità e di correttezza politica, ha abbandonato la seduta, essendo venuti a mancare le condizioni minime di dialettica politica e i principi stessi della buona educazione. Non sono più disponibile ad accettare comportamenti così indegni di alcuni rappresentanti della Pubblica amministrazione”.
Da parte sua, il presidente Bisceglia ha ribadito la sua “disponibilità e lealtà nei riguardi del Consiglio, nella convinzione di aver svolto il mio ruolo di superpartes, rispettando sempre e comunque le leggi ed i regolamenti. Mi adeguo, pertanto, alla decisioni politiche che matureranno nei prossimi giorni nel rispetto degli elettori, di tutti i cittadini e della maggioranza cui appartengo”. A margine della conferenza stampa il sindaco ha annunciato che sta “valutando l’azzeramento della giunta”.
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