Aversa, Della Valle: “Per Casa dello Studente si revochi accordo con Adisu”

di Redazione

Isidoro Orabona ha nell’ultimo Consiglio praticamente commissariato il presidente Bisceglia e la segretaria Di Ronza. Il consigliere ha fatto notare, sulla questione della costituzione di parte civile del Comune di Aversa nel processo The Queen, che quel punto non era da inserire all’ordine del giorno.

La posizione assunta dall’amico Orabona è condivisibile. I limiti dettati dall’art. 42 del Tuel sono chiari. Questi indirizzi specifici, non nelle materie individuate dal citato articolo, sono impartiti dal Consiglio alla Giunta, in genere con mozioni non con ordine del giorno.  Basti vedere l’articolo 52 del Regolamento.

Ma il problema, come al solito, non è tecnico-amministrativo, ma è politico. Ci dovrebbero spiegare una volta per tutte perché il Comune si è costituito nella questione Pip e non lo vuol fare per la questione ‘Casa dello Studente’.  Eppure, è evidente che la città è stata danneggiata in entrambi i casi. È incontestabile, infatti, che a livello di immagine la città è enormemente lesa. Ma a nostro avviso anche dal punto di vista economico Aversa ha subito un danno evidente. Non aver ancora una Casa dello studente per ragazzi fuori sede per le due università è un danno palese.

“Osservatorio politico cittadino” chiede, a tal riguardo, a tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale, di presentare una mozione al fine di revocare quel protocollo con l’Adisu. 

Rivolgiamo, inoltre, un invito alla nuova Giunta. C’è tempo fino al 9 settembre. Si approfitti anche della pausa estiva per riflettere bene e per riconsiderare quel deliberato di diniego.

Auspichiamo, cioè, che ad una Giunta nuova e di alto profilo possa corrispondere un nuovo corso e una decisione sensata che possa chiudere una pagina brutta ed aspra della politica cittadina. 

Gino Della Valle

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