Aversa – Questa settimana, dopo lo scandaloso ribaltone, il dibattito politico in città è stato caratterizzato da una serie di reciproche accuse pesanti tra il primo cittadino e Noi Aversani. In conferenza stampa la lista civica ha fatto intravedere scenari preoccupanti ed intendere cose abbastanza gravi, se dovessero trovare riscontro.
In particolare, è stato sollevato il caso Puc come unico punto misto di interesse e convergenza di questa nuova maggioranza, come se il nuovo piano dovesse prevedere e soddisfare quali grandi e atavici appetiti.
Poi qualcuno dei consiglieri ha lanciato un sasso nello stagno, lasciando intendere chissà cosa, in merito alla tristemente famosa vicenda della non costituzione di parte civile nel processo che vede imputato il sindaco. Da parte sua, De Cristoforo ha così ribattuto: ”Ovviamente non ho voluto sottostare ad alcune richieste particolari” e poi ha preso le distanze dall’operato della Turco, in particolare sul servizio mensa.
Oltre a ribadire quanto già detto altre innumerevoli volte, ossia che Aversa non ha bisogno di costruzioni, ma di servizi, di parcheggi e di impianti sportivi, credo che la città abbia il sacrosanto diritto di sapere la verità.
Vogliamo sapere gli accordi segreti o i subdoli tentativi pregressi attuali e futuri sul Puc. Vogliamo sapere che cosa è accaduto la mattina della famosa giunta della delibera di non costituzione di parte civile. Vogliamo sapere quali richieste o pretese particolari sono state fatte, e le motivazioni delle restanti accuse.
La verità è un obbligo (in particolare di chi assume incarichi pubblici) per le persone oneste ed è un diritto dei cittadini.
Gianpaolo Dello Vicario, consigliere comunale Forza Italia