Aversa, Innocenti e la nuova maggioranza: “Non ho chiesto niente e non voglio niente”

di Redazione

Aversa – Prendo atto con sollievo che il sindaco ha avuto i numeri necessari per l’approvazione degli equilibri di bilancio e degli altri provvedimenti all’ordine del giorno del Consiglio. Il mio voto, quindi, dal punto di vista politico, è stato irrilevante, poiché non determinava stravolgimenti. Credo, però, che questa sia un’opportunità da cogliere. Infatti, tale consapevolezza mi consente di uscire dalle sterili contrapposizioni politiche e mi permette, nel rispetto dei rispettivi ruoli di maggioranza e minoranza, di effettuare in piena libertà e coscienza le scelte che ritengo necessarie per la mia città, avendo come unico punto di riferimento il senso di responsabilità e l’interesse generale.

Certamente, l’esperienza di questi mesi mi induce ad un giudizio non positivo sull’azione di questa amministrazione; un’azione troppe volte caratterizzata da una certa improvvisazione, e da comportamenti e da iniziative che poco hanno di politica e che spesso mi hanno fatto temere per il futuro della corretta dialettica tra le forze politiche. Tuttavia, ritengo di dover interpretare con grande senso di responsabilità il mandato ricevuto dai miei elettori. Ed è per questo che sono profondamente convinto che la città, ora più che mai, ha bisogno di un governo con piene funzioni, che affronti le varie emergenze, che assicuri la governabilità e garantisca la realizzazione di alcuni prioritari obiettivi programmatici, ed abbia bisogno di una minoranza seria, responsabile e propositiva, e non meramente distruttiva.

Questo perché la nostra città ha bisogno di un grande intervento e di un grande senso di responsabilità della classe politica, la quale ad appena un anno dalle elezioni non può rendersi avulsa dalla realtà, inseguendo scioglimenti e sfiducie inutili e dannose (che sanno tanto di casta), né tantomeno può assumersi la responsabilità di uno scioglimento che i nostri concittadini non capirebbero e non giustificherebbe, anche perché proprio nel settore economico finanziario questo ente correrebbe il serio rischio di un dissesto finanziario con conseguente dissesto, nonché una sconfitta di questa generazione politica.

Sia chiaro: non voglio confondere i ruoli, né ricorrere a sotterfugi per esprimere il mio parere e la mia posizione politica. Viviamo tempi difficili, che richiedono decisioni responsabili, che devono essere, quando possibile, anche condivise, per il bene della comunità. Se ai tagli dei trasferimenti, alle restrizioni del patto di stabilità, all’ammontare dei debiti fuori bilancio che purtroppo caratterizzano questo comune, si aggiunge la non responsabilità della classe politica, allora si aggrava la situazione, contro il nostro stesso interesse di cittadini aversani e di giovani politici.

L’esperienza di questi mesi mi ha insegnato che portare avanti le proprie convinzioni in politica è molto faticoso, ma è ancor più difficile accettare di sottoporle alla silenziosa e paziente mediazione in nome di un interesse superiore. Quindi, così come è stato fino ad oggi, continuo con grande senso di responsabilità a valutare nel merito gli atti oggetto del Consiglio comunale, in maniera disinteressata e con l’unico obiettivo di poter dare ai miei elettori un report concreto e positivo sul mandato affidatomi. Da questo momento, pertanto, mantenendo invariata la mia posizione politica ed il mio ruolo, mi auguro che i toni del confronto possano essere pacati, e che ci possano essere occasioni serie e vere di confronto perché, nel dialogo, può certamente migliorare la qualità del lavoro e delle decisioni in Consiglio.

Ed è con questo senso di responsabilità, e senza nessuna possibilità di equivoci, e di speculazioni, al di là dei chiacchiericci di questi giorni che mi vogliono quale riferimento di chi o di cosa, in maniera del tutto disinteressata – sia chiaro non ho chiesto niente e non voglio niente – se non il bene supremo della mia città. Esprimerò il mio voto in assoluta libertà di coscienza e nella piena consapevolezza che esso, non essendo determinante per la maggioranza, non ha una valenza politica specifica, ne determina maggioranze pasticciate. E’ un voto responsabile diretto esclusivamente ad evitare il dissesto del nostro Comune e probabilmente la scomparsa della nostra generazione politica.

Per tutte queste motivazioni ho dato il mio voto favorevole agli equilibri di bilancio. Colgo, infine, l’occasione per fare un augurio di buon lavoro al nuovo esecutivo con l’auspicio che sappiano lavorare sempre e comunque nel supremo interesse della città. 

Il consigliere comunale Giovanni Innocenti

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