Aversa – Il Consiglio comunale si spacca sulla richiesta, bocciata dalla maggioranza, fatta dall’opposizione di costituzione di parte civile dell’Ente locale nel processo “The Queen” che vede tra gli imputati il sindaco De Cristofaro, presunto responsabile di atti su cui indaga la magistratura compiuti nella veste di presidente dell’Ordine provinciale degli architetti molto prima di diventare primo cittadino di Aversa.
Per la minoranza la costituzione di parte civile sarebbe un atto dovuto, anche perchè suggerito dall’autorità inquirente. Per la maggioranza, invece, non vi sarebbe motivo di parlarne poiché non sarebbe argomento su cui il consiglio ha diritto-dovere di esprimersi, tanto più che si è già espressa sul tema la giunta che con la delibera 253 del 15 giugno ha deciso la non costituzione dell’Ente non condividendo la tesi espressa dalla procura distrettuale antimafia di Napoli che ha ritenuto di individuare tra le parti offese il Comune di Aversa perché la vicenda, relativa alla ristrutturazione della casa dello studente, avrebbe causato danni anche all’ente locale.
A questo punto la questione dovrebbe essere chiusa. E invece no. La minoranza, ritenendo lesa l’immagine della città, preme perché la nuova giunta riveda l’operato della precedente. Una richiesta avanzata da Gianpaolo Dello Vicario nel consiglio di giovedì e ribadita con una plateale protesta dal consigliere Paolo Santulli che ha annunciato la costituzione di parte civile fatta dall’Osservatorio Politico Libero, di cui è presidente, ovviamente a tutela dell’immagine della città.
Ma dopo la “performance” dell’ex parlamentare, eletto, all’epoca, in Forza Italia, vista da migliaia di utilizzatori del web (la “corsa” sui banchi del consiglio, guarda il video), è possibile dire che l’immagine di Aversa sia stata invece tutelata dalla minoranza? E poi la minoranza è davvero convinta che l’immagine di Aversa sarebbe tutelata se la nuova giunta dovesse sconfessare la precedente e decidere la costituzione di parte civile dell’Ente?
Possibile che l’opposizione pensi che l’immagine della città si tuteli solo costituendola parte civile in un processo che la porterebbe all’attenzione dei media nazionali per l’ennesimo fatto negativo di cui, stando alla procura antimafia, sarebbe vittima? Ruolo che sarebbe difficile da comprendere per tanti divoratori di telegiornali e di notizie di cronaca nera, per i quali il nome di Aversa verrebbe associato ad un processo in cui si parla di appalti che con la città nulla hanno a vedere. Ignorando leggi e dintorni, gli aversani, ma non solo loro, potrebbero chiedersi se, in un mondo globalizzato, Aversa possa fare coppia con Mafia Capitale?
Tornando al proposito positivo che anima la protesta, la minoranza non pensa che l’immagine della città si tuteli facendo funzionare i servizi ed eliminando le cattive abitudini come, ad esempio, la sosta selvaggia anche in luoghi dove è vietata persino la fermata, combattendo con fatti cittadini e commercianti che depositano rifiuti senza rispettare il calendario di prelievo?