Aversa, MCA sulla nuova giunta comunale: “Le poltrone sopra la politica”

di Giuseppe Scuotri

Aversa – La notizia del varo della nuova giunta comunale è oramai l’argomento principe del dibattito politico cittadino. Alla diramazione dei nomi di quanti faranno parte del nuovo esecutivo, corredata di foto di gruppo, si sono aggiunte anche le prime parole del sindaco Enrico De Cristofaro, il quale ha ringraziato chi ha amministrato con lui la città normanna nei primi dodici mesi di incarico ed ha auspicato una collaborazione da parte di tutte le forze politiche di Aversa

Questo terremoto politico non è stato, ovviamente, scevro da ripercussioni di rilievo: il gruppo Noi Aversani è ufficialmente fuoriuscito dalla maggioranza, creando una situazione di perfetto equilibrio in consiglio, con il solo primo cittadino a fare da ago della bilancia.

Il Movimento Costruire l’Alternativa, in aperta polemica col sindaco per le scelte operate soprattutto nell’ultimo mese, tuona: «Quanto accaduto è sconcertante. Già sono di per sé gravi sia il consueto cambio di bandiera, che fa di questa amministrazione un minestrone nemmeno troppo ben condito, sia la situazione al limite del consiglio comunale, che di fatto oggi vede maggioranza e opposizione in pareggio.

Ancor più grave è stata la modalità e la scelta dei nuovi amministratori. Abbiamo appreso – continua MCA – i nominativi dei nuovi assessori come tutti, dagli organi di informazione, e dire che siamo basiti è poco. Hanno indicato i propri preferiti Forza Italia, che non ha mai partecipato alle consultazioni elettorali e si è insinuata “abusivamente” nella maggioranza consiliare, e Campania Libera, la quale era stata eletta con la minoranza. In aggiunta, ruoli di spicco saranno appannaggio di personaggi che non hanno nulla a che fare con la vita politica cittadina ed ancor meno hanno a che fare con il ruolo loro assegnato.

Così come dopo le elezioni, quando gli ex candidati erano chiamati per lista per dare idee alla giunta De Cristofaro, anche in questo caso ci sono state “consultazioni” fasulle, in cui ovviamente si è scelto di dare voce in capitolo a chi poteva aiutare la sopravvivenza di un malato in stato gravissimo.

A tal proposito ci preme rispondere – conclude MCA – alle parole di Domenico Palmieri. Le sue affermazioni sono gravissime, perché testimoniano quanto sia arcaica la concezione politica della “nuova” Forza Italia. Dire che non si è tradito la volontà dei cittadini perché i cittadini hanno votato per gli esponenti “migranti” è sbagliato perché si svilisce il contributo di chi non è stato eletto, ma che con il proprio contributo ha dato vita a questa amministrazione, portando i propri voti. Come diceva Antonio de Curtis: “E’ la somma che fa il totale” e infatti i voti dei consiglieri, da soli, forse non sarebbero nemmeno bastati per l’elezione del sindaco De Cristofaro.

In più, il problema non è nemmeno il fatto di aver tradito la volontà popolare, bensì di aver tradito l’idea stessa di città che si era millantata ai cittadini. Oggi invece che chiedere una mano alle forze politiche ci si dovrebbe solo cospargere il capo di cenere, ammettere il proprio fallimento e rassegnare le dimissioni. Come recitava quella vecchia freddura: l’intervento è perfettamente riuscito, il paziente è morto».

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