Aversa – Tiene ancora banco nell’ambito della politica locale, la mancata costituzione di parte civile da parte del comune di Aversa, nel processo “The Queen” in cui risulta coinvolto anche l’attuale sindaco della città normanna Enrico De Cristofaro, per fatti avvenuti quando lo stesso ricopriva la carica di presidente dell’ordine degli Architetti della provincia di Caserta.
A tornare sull’argomento è Nicola Palmieri, più volte assessore comunale nonché segretario politico. “Il mio lungo corso politico – esordisce Palmieri – ha fatto sì che l’ex sindaco Ciaramella mi affibbiasse l’appellativo di ‘saggio’ della politica. Ebbene, in tanti anni, non mi era mai capitato prima di assistere a evidenti tentennamenti nella decisione di costituirsi parte civile. La scelta di votare contro tale provvedimento e di evitare che il Consiglio comunale si esprimesse sull’argomento – attacca Palmieri – a mio avviso è stata quantomeno inopportuna”.
“Giustificate sono – continua Palmieri – le manifestazioni di protesta contro tale atteggiamento della maggioranza. Nella sostanza, quindi, è condivisibile la protesta di Paolo Santulli, forse un po’ meno nella forma. Ma ritengo che ognuno sia libero di scegliere come attuare la protesta”.
“Evitando la discussione – aggiunge Palmieri – il sindaco ha sicuramente perso l’opportunità di affermare con maggiore forza la sua estraneità ai fatti. Se poi la sua scelta ha altre motivazioni come porrebbe essere un’eventuale decadenza, questo non mi è dato sapere perché non sono un giurista e si tratta di un argento che non ho voglia di approfondire. Chiuso, almeno momentaneamente, questo capitolo, e completata la ‘campagna acquisti’ mi auguro che la maggioranza, con la nuova Giunta, si metta finalmente al lavoro per risolvere i numerosi problemi che affliggono la città, rimasta al palo per seguire le continue tensioni e le conseguenti polemiche politiche, lasciando irrisolti anche i problemi della quotidianità”.