Aversa – “Utilizzare la calunnia come arma politica è la dimostrazione lampante che il nuovo partito di maggioranza relativa non ha argomenti. Si aggrappano a tutto per cercare di evitare che la città discuta dei temi di attualità politica e della nostra sacrosanta azione sulla costituzione di parte civile”.
Lo dichiara il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale Marco Villano, sul caso dei rimborsi sollevato dai consiglieri di Forza Italia e indipendenti a sostegno del sindaco Enrico De Cristofaro (leggi qui), e annuncia: “Ho chiesto alla segretaria comunale di accertare che la documentazione è assolutamente in linea con le presenze in commissione e in consiglio comunale. In queste ore valuterò insieme ai miei legali se ci sono gli estremi per sporgere querela visto le gravi accuse contenute nel manifesto di Forza Italia”.
“Dopo gli annunci epocali del sindaco siamo passati alla grande bufala. Adesso attendo le scuse ufficiali e pubbliche da parte di questi novelli strateghi della politica e della comunicazione il cui unico scopo era screditarmi di fronte alla città e i cittadini. Anche in questo caso hanno miseramente fallito”, conclude.
Intanto, il gruppo consiliare del Pd accusa De Cristofaro: “Abbiamo atteso per giorni che il sindaco Enrico De Cristofaro avviasse il confronto per dare vita ad un esecutivo di alto profilo che si occupasse delle priorità della città mettendo fine al quotidiano tirare a campare dell’amministrazione comunale che si è limitata all’ordinario perché guidata da un primo cittadino senza una visione e un progetto in grado di rilanciare la città, non garantendo nemmeno il regolare svolgimento di alcuni servizi fondamentali.
Con spirito di responsabilità e nell’interesse della città abbiamo messo in secondo piano gli interessi politici di parte ma non abbiamo ricevuto risposta alla nostra richiesta di azzeramento della giunta come condizione per un confronto costruttivo. Ci siamo trovati di fronte ad un sindaco che non ha dato risposte e che è giunto ad un azzeramento solo dopo aver fatto saltare il consiglio comunale con all’ordine del giorno temi importanti tra cui anche la costituzione di parte civile sull’inchiesta The Queen. All’azzeramento, dunque, si è arrivati solo per regolare i conti all’interno di una coalizione che ha mutato la sua natura civica diventando un monocolore di zinziano.
Riteniamo pertanto che il sindaco sia giunto all’azzeramento fuori tempo massimo. Il tempo è scaduto e non ci sono più le condizioni per un dialogo soprattutto quando nell’agone politico si fanno entrare anche le calunnie. I consiglieri comunali del Partito democratico ritengono conclusa questa esperienza amministrativa. Nei fatti, ormai, la maggioranza che sostiene il sindaco dopo aver miseramente fallito e tradito il mandato degli elettori non esiste più.
E’ il tempo dunque di iniziare a preparare il ritorno alle urne. Siamo pronti a dimetterci contestualmente agli altri consiglieri comunali e siamo pronti a farlo in piazza davanti alla città perché non abbiamo nulla da temere, non abbiamo rendite di posizione da difendere o scheletri nell’armadio da occultare. Non facciamo calcoli, non siamo interessati a poltrone e qualora qualcuno in queste ore dovesse cedere alle sirene che arrivano dal primo cittadino se ne assumerà la responsabilità di fronte alla città che sarà costretta a subire il prosieguo di un’amministrazione comunale politicamente morta”