Carinaro, “dipendente comunale aggredito da assessore”: la denuncia dell’opposizione

di Antonio Taglialatela

Carinaro – Dal gruppo di opposizione “Uniti per Cambiare”, guidato dal capogruppo Giuseppe Barbato, arriva la condanna per l’aggressione che, nei giorni scorsi, avrebbe subito un dipendente comunale da parte di un assessore.

Prima parole dure, poi spintoni, urla e, da quanto si apprende, anche un pugno da parte dell’assessore contro l’impiegato, quest’ultimo colpevole, sembra, di aver non aver rimosso lo scooter da un posto che rivendicava, invece, l’assessore. La scena, come riferisce l’opposizione, sarebbe stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del Comune.

“Come gruppo di opposizione – dice Barbato – abbiamo atteso fino all’ultima seduta del Consiglio comunale del 20 luglio scorso prima di stigmatizzare l’accaduto. In verità aspettavamo che nelle comunicazioni il sindaco quantomeno chiedesse pubblicamente scusa al dipendente per l’increscioso atto compiuto da un uomo della sua giunta. Oramai al Comune di Carinaro non c’è di che meravigliarsi: dopo le varie denunce, le aggressioni verbali, non ultime quelle del sindaco nel consiglio del 25 maggio scorso, contro i consiglieri comunali di minoranza, siamo arrivati all’aggressione dei dipendenti. Emerge, quindi, con evidenza che si respira un’aria pesante”.

“Ma quest’ultimo avvenimento – incalza il capogruppo di ‘Uniti’ – ci impone di portare anche all’attenzione degli organi sovracomunali quello che avviene in un Ente istituzionale quale è il Comune che dovrebbe essere una casa di vetro, dove la trasparenza e la legalità dovrebbero regnare; senza dimenticare, poi, che il rispetto per le persone, per i cittadini e nell’accaduto specifico per i propri dipendenti diventi una regola d’oro per tutti”.

“I nomi dei protagonisti non ci interessano – sottolinea Barbato – poiché sarà il sindaco, se vorrà e se ha gli attributi, a prendere dei seri provvedimenti nei confronti del suo assessore che certamente non può più rappresentare la comunità con i suoi manifestati istinti violenti. Piena solidarietà, invece, ci sentiamo di manifestare al dipendente/vittima, ricordando sempre che è solo grazie al quotidiano lavoro suo e di tutti i suoi colleghi se la macchina amministrativa continua ad andare avanti”.

“Non è possibile, poi, – conclude Barbato – che l’omertà e la vigliaccheria prevalgano e facciano sì che tutto taccia. Mi chiedo, e ci chiediamo, dove siano finiti i paladini carinaresi della non violenza, quelli che nelle ricorrenze contro tutte le forme di violenza riempiono di paroloni i loro profili social. Poi, quando avviene un fatto così grave tra la loro gente, tra i loro amici, non hanno il neppure il coraggio di esprimere una sola parola?”.

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