Aversa – Doveva essere il Consiglio comunale della verità quello tenutosi giovedì 20 luglio e sembra proprio che la verità si sia fatta strada. Una verità caratterizzata dalla trasformazione, da civica a politica, di una maggioranza nata con consiglieri eletti da liste e movimenti civici traghettatisi in formazioni politiche, con cambi di casacca – una “Forza Aversa” diventata Forza Italia– cambi di schieramento con passaggio dalla maggioranza alla minoranza di “Noi Aversani”, di Mario Tozzi, rappresentante del movimento “Alleanza per Aversa”, contestato da coordinatore Nicola De Chiara, e con il passaggio dalla minoranza alla maggioranza di Rosario Capasso, esponente di “Campania Libera”.
Una verità che ricalca quella già vista nel corso del primo anno di amministrazione De Cristofaro, guida di una giunta praticamente alle prime armi politiche, che fa il bis nel suo secondo governo dove fin dal primo giorno di vita la minoranza ha continuato ad “accusare” di parzialità il presidente del Consiglio, Augusto Bisceglia, ed è stata pronta ad attaccare la maggioranza ogni volta che ne ha avuto occasione, facendo diventare travi le pagliuzze che potrebbero essere eliminate senza scontro, attraverso un confronto pacato, basato su fatti concreti finalizzati unicamente al interesse della città che dovrebbero essere accettati da ambo le parti, se davvero non si intendesse fare il gioco delle poltrone.
Tra quelle che possiamo definire “pagliuzze” c’è la mancata presentazione ufficiale della giunta. Un atto non dovuto per regolamento, stando a quanto ci è stato riferito, ma doveroso per rispetto dei cittadini presenti in aula e dei consiglieri.
Insomma, un Consiglio con protagonisti e temi già visti e bocciati che non sembrano volere o, forse, potere migliorare il quadro politico della città.
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