Gricignano, il MeetUp chiede l’istituzione del Garante dei diversamente abili

di Redazione

Il MeetUp “Amici di Beppe Grillo” di Gricignano, chiede al Comune l’istituzione del Garante per i Diritti della Persona diversamente abile e l’approvazione del relativo regolamento.

In una lettera inviata al sindaco Andrea Moretti, al presidente del Consiglio comunale, Antonio Lucariello, all’assessore alle Politiche sociali, Alfonso Buonanno, il MeetUp scrive:

Premesso che: la  Convenzione  sui  diritti  delle  persone  con  disabilità  approvata  dall’Assemblea  Generale delle Nazioni Unite il 13 dicembre 2006 ha individuato nuovi percorsi per il riconoscimento dei diritti delle persone con disabilità; la Convenzione è frutto del lavoro anche della Commissione Europea e che l’Unione Europea da tempo ritiene che l’approccio sociale alla disabilità deve mirare a ottenere la piena partecipazione alla società delle persone con disabilità, eliminando le barriere che impediscono la  realizzazione della parità delle opportunità, della piena partecipazione e del rispetto delle differenze; la nostra Carta Costituzionale impone a tutti gli Enti costitutivi della  Repubblica  il  compito  di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese;

considerato che: la normativa nazionale, con la legge 104 del 1992 ha inteso garantire il pieno rispetto della dignità e i diritti di libertà ed autonomia della persona con disabilità e ha posto l’Italia tra i paesi più avanzati nel campo dell’affermazione dei diritti delle persone con disabilità; -la legge 328  del  2000  all’art.  6, comma 2  lettera  e)  prevede  una  specifica  funzione,  in capo  ai Comuni, di facilitazione alla conoscenza degli atti relativi ai servizi verso i propri cittadini;

rilevato che: gli interventi normativi sopra indicati presentano problemi applicativi che concretizzano ostacoli, anche in maniera involontaria, tra la persona diversamente abile e la fruizione concreta del diritto o servizio previsto in normativa;  le procedure degli enti coinvolti  nell’erogazione  delle  prestazioni  e  dei  servizi  per  le  persone diversamente abili possono presentare discrasie che pur, nella correttezza formale delle procedure, finiscono per penalizzare la persona;  risulta necessario un maggior raccordo degli enti coinvolti nell’erogazione delle prestazioni e dei servizi per le persone diversamente abili e una maggiore  collaborazione  istituzionale  al  fine  di aumentare il livello effettivo di tutela delle persone diversamente abili; l’effetto finale del complesso normativo costruito in questi ultimi anni nel nostro Paese deve essere quello della piena  accessibilità  alle  strutture  fisiche,  sociali,  economiche  e  culturali,  alla  salute, all’istruzione, all’informazione e alla comunicazione, per consentire alle persone con diverse abilità di godere pienamente di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali;

ravvisa: la necessità ed opportunità di procedere all’istituzione della Figura del Garante per i Diritti della Persona Diversamente abile e all’approvazione di un “Regolamento comunale”. 

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