“Questa estate la Francia creerà degli hotspot in Libia” per esaminare la candidature dei richiedenti asilo. Lo ha annunciato il presidente francese, Emmanuel Macron, in visita a Orleans, dove ha incontrato famiglie di rifugiati nel centro provvisorio di accoglienza. L’obiettivo, ha spiegato, è quello di “evitare che le persone corrano gravi rischi senza neanche essere idonee per ottenere l’asilo”.
“La Francia si muoverà con o senza l’Europa”, ha dichiarato Macron spiegando il suo piano: “Entro la fine dell’anno non voglio più vedere nessuno per le strade, o nei boschi. La prima battaglia: alloggiare tutti in modo degno”. “Vedo dappertutto degli alloggi di fortuna: non voglio più donne e bambini per le strade”, ha ribadito il presidente auspicando “sin dal primo minuto” l’avvio dell’iter amministrativo per ciascun migrante.
Proprio il presidente francese era stato protagonista e promotore dell’incontro tra il premier libico Fayez Serraj e il generale Khalifa Haftar, uomo forte di Tripoli, che si sono impegnati per un cessate il fuoco. Nonostante il lavoro delle diplomazie, Haftar in un’intervista a France 24 è tornato ad accusare Al Sarraj di non “avere alcuna autorità a Tripoli” e di essere un “fanfarone”.
La Commissione Ue per il momento non commenta le dichiarazioni di Macron sulla possibilità di creare centri per esaminare le richieste d’asilo dei migranti in Libia, poiché sono “troppo recenti” e preferisce prima approfondire meglio i “contorni della proposta”. Così Natasha Bertaud, portavoce per migrazione e affari interni.