Sant’Arpino, S&P: “Alleanza Democratica ha distrutto la Multiservizi”

di Redazione

La mancata approvazione di tre bilanci (2013, 2014 e 2015), la notevole massa debitoria, la richiesta di credito nei confronti del comune di € 1.350.000,00, a fronte invece dei reali crediti di € 450.000,00 e l’impossibilità di ricapitalizzare la società hanno, nel rispetto della legge, portato alla messa in liquidazione della Multiservizi, un atto dovuto ed un atto di responsabilità nell’interesse dei lavoratori e delle casse comunali. Era impossibile salvare un’azienda che hanno usato come bancomat, ora Noi abbiamo a cuore la salvaguardia dei livelli occupazionali!

In Consiglio Comunale le due rappresentanti di Alleanza Democratica, mal consigliate, hanno votato contro la messa in liquidazione, per la qual cosa dovranno rispondere davanti alla Corte dei Conti che ben presto farà luce sull’intera vicenda. Dovranno anche spiegare bene perché di fronte a un credito reale della Multiservizi nei confronti del comune di € 450.000,00, di cui solo una minima parte con ordini di servizio e copertura finanziaria, esisteva una richiesta di credito di € 1.350.000,00 con una differenza di € 900.000,00 non dovuta.

Quelli di Alleanza Democratica, pur di andare “contro” (senza rendersi nemmeno conto che vanno contro se stessi!) sono stati capaci di andare anche contro le leggi italiane che impongono precisi obblighi di fronte ad aziende che hanno situazioni contabili come quella della Multiservizi. Dopo aver lasciato insoluto il quesito di fondo sui debiti del comune nei confronti della Multiservizi, dopo aver consentito sperperi e debiti, da irresponsabili fingono di piangere sul latte versato. L’ultimo Consiglio Comunale, ha delineato con chiarezza la differenza fra le forze politiche Responsabili che hanno a cuore la soluzione dei problemi e del paese e gli Irresponsabili che invece continuano a tenere una linea politica incoerente.

L’azienda si poteva salvare anni fa, prima che la situazione precipitasse ai livelli attuali, la mancata approvazione del bilancio 2013, era un forte campanello d’allarme, le relazioni dei revisori dei conti parlavano chiaro, i debiti stratosferici dell’azienda andavano frenati, la quantificazione del credito nei confronti del comune andava definito già dal 2013. Noi abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre possibilità ed abbiamo tenuto confronti con le forze politiche responsabili come Sant’Arpino al Centro, con i Sindacati, Operai, Commercialisti ed Avvocati, Revisori dei Conti dell’Azienda e del Comune ed un Consiglio Comunale Aperto. Non siamo stati mai fermi.

In un solo anno abbiamo lavorato sodo ed abbiamo coraggiosamente affrontato il problema facendo chiarezza nei conti e mettendo al primo posto l’interesse pubblico. Loro invece, dopo aver distrutto l’azienda, sono sfuggiti al confronto anche nel Consiglio Comunale Aperto!

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