Aversa, sterpaglie in aree verdi: rischio incendio

di Livia Fattore

Aversa – Lo spazio dell’aiuola di piazza Mazzini, davanti alla stazione ferroviaria, che ospita il monumento a Domenico Cimarosa, il figlio più illustre di Aversa, che prende fuoco a causa delle sterpaglie secche. Al di là della conferma dello stato di abbandono di piazza Mazzini (in gestione a Trenitalia), rappresenta un campanello di allarme per lo stato in cui versa il verde pubblico cittadino.

Parco Pozzi e i due parchi urbani intitolati al regista Ninì Grassia e al compositore e musicista Antonio Balsamo sono lo specchio dell’abbandono, al di là di ogni dichiarazione da parte della maggioranza sulla manutenzione che, di fatto, non esiste. Il rischio incendio è concreto, tenuto anche conto delle temperature africane di questi giorni e, se dovesse accadere, l’episodio non sarebbe circoscritto come per l’aiuola di piazza Mazzini, dove non vi sono state, di fatto, conseguenze.

A lanciare l’allarme uno dei simboli del volontariato cittadino, l’imprenditore Walter Magno, che ha evidenziato la condizione delle aiuole dei parchi cittadini ed invitato l’amministrazione ad attivare gli impianti di irrigazione per evitare il peggio. Sarebbe, infatti, una vera e propria catastrofe ambientale, considerata la presenza di decine e decine di pini secolari che, se intaccati dalle fiamme, a causa della loro altezza, potrebbero rappresentare un serio pericolo per i residenti nei palazzi circostanti il parco pubblico a causa della loro altezza.

L’impianto di irrigazione, da quanto è dato sapere, almeno nel parco Pozzi, aperto da poco meno di un anno in pompa magna dopo un restyling costato poco meno di tre milioni di euro, ci dovrebbe essere, ma, inspiegabilmente, non funziona.

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