Una querela con un’ingente richiesta di risarcimento danni – un milione di euro per ciascuna vittima delle offese – è stata presentata da circa trecento cittadini indignati per le frasi denigratorie contro i napoletani pubblicate su una pagina facebook intitolato “Napoletani popolo indegno e incivile”.
La querela è stata consegnata alle forze dell’ordine dall’avvocato Angelo Pisani, già legale di Diego Armando Maradona, che ha già intrapreso analoghe diatribe giudiziarie. I post, alcuni dei quali incitano all’odio, sono stati rimossi, così come la pagina.
La denuncia è scattata dopo la pubblicazione dell’ennesimo post offensivo, questa volta indirizzato alle mamme dei bimbi deceduti in questi anni per gravi malattie tumorali. Le frasi pubblicate sono particolarmente spregevoli e prendono di mira anche i piccoli pazienti oncologici, come Aurora, affetta da una grave patologia.
“Aurora – dice all’Ansa una parente della bimba – ha solo 10 anni e da tre lotta come una guerriera contro il brutto male che la sta consumando. La forza la trova nell’amore che nutre verso la vita e la sua terra. È scoppiata in lacrime quando ha visto la sua foto e il commento. A differenza di voi, noi non vi auguriamo il male – dice la donna rivolgendosi all’autrice del post e ai commentatori – Anzi. Vi auguriamo di guarire dalla vostra malattia mentale che vi induce a scrivere messaggi come quelli su Aurora”.
La gravità delle affermazioni che si trovano sul profilo social emerge con forza anche in un altro post che ritrae la foto di un bimbo con in mano il cartello “La mia terra è avvelenata”, scattata durante una manifestazione contro i roghi tossici. Raccapricciante il commento allegato “… sarà crepato questo zingarello napoletano?”.
Anche l’associazione “La terra dei cuori” – costituita per aiutare i bambini oncologici, di cui Aurora è diventata la mascotte, presieduta da Marilena Natale, che vede tra i fondatori anche Gigi D’Alessio – ha annunciato la presentazione di una denuncia e la costituzione di parte civile in un eventuale processo. “Citiamo per danni anche Facebook – fa sapere l’avvocato Pisani – per il mancato controllo e la mancata eliminazione del profilo, così come avvenne per la povera Tiziana Cantone, la ragazza del Napoletano che per vergogna, si tolse la vita dopo la diffusione in rete di alcuni suoi video hot”.