Rifiuti e roghi tossici tra Cesa e Sant’Antimo: audizione di “Vinci” in Regione

di Redazione

Si è svolta presso la settima commissione regionale “Ambiente” della Regione Campania, presieduta dal consigliere regionale Gennaro Oliviero, l’audizione del presidente dell’associazione “Vinci”, Vittorio Romano, sugli sversamenti di rifiuti e i roghi tossici in località Toriello Separiello tra Sant’Antimo e Cesa.

“Questa località – spiega l’associazione – può definirsi ‘terra di nessuno’ in quanto vigilata esclusivamente dai volontari ambientali. Nella zona insistono diverse colture di fragole, ortaggi e alberata asprinia aversana e potrebbe essere un grande polmone verde per la nostra zona”.

Di seguito le osservazioni poste all’attenzione della commissione:

Il Comune di Sant’Antimo, purtroppo, non l’ha mai inserita nel registro delle aree interessate agli sversamenti e roghi e a quanto ci risulta non l’ha nemmeno inserita nel protocollo con la società in House Campania Ambiente per la bonifica. Con questo importante strumento si possono effettuare bonifiche, con differenziazione del rifiuto, completamente a costo zero per i Comuni. La legge numero 20/2013, all’articolo 6, comma 3, prevede ‘le aree urbane, rurali e agricole, pubbliche e private, comprese nel registro, non sono destinate ad attività produttiva, edilizia, turistica, agricola, commerciale, fino a quando non è dimostrata, con idonee attestazioni analitiche rilasciate da laboratori accreditati, l’assenza di fattori di pericolo per la salute e l’ambiente’. È forse questo il problema?

Riteniamo, inoltre, gli orari di operatività dell’isola ecologica di Sant’Antimo, posta a ridosso della località campestre, sia uno dei fattori principali degli sversamenti in quanto gli avventori trovandola chiusa scaricano nella località in questione. Infatti essa opera dall’11 luglio al 07 settembre esclusivamente la mattina 7/13 orario che questo sodalizio reputa insufficiente per soddisfare le esigenze dell’utenza, infatti, i volontari hanno constatato e informato gli ex amministratori del Comune di sant’Antimo e gli amministratori del Comune di Cesa che gli orari di maggior sversamento coincidono con gli orari immediatamente successivi alla chiusura dell’isola ecologica auspicando un maggior controllo in questi periodi.

Il Ministero dell’Ambiente in data 25 gennaio 2017, con nota 0001555/STA, appurata la ‘mala gestio’ invita i due comuni a trasmettere tutte le informazioni utili sotto il profilo del danno ambientale. La Regione Campania, con nota 0220709 del 27 marzo 2017, chiede a tutti i soggetti competenti di applicare le loro prerogative, ivi compresa la bonifica dell’area.

Abbiamo chiesto al Comune di Cesa un’analisi a campione dei pozzi irrigui, anche questa richiesta è rimasta inevasa. Purtroppo, chiudere una strada di collegamento intercomunale è una grande sconfitta per le istituzioni, ma al momento non vediamo altre soluzioni. Sarebbe auspicabile un finanziamento Regionale per rendere vivibile la zona che è un polmone verde a cavallo dei due comuni e che era frequentato da numerosi podisti, ma nel frattempo non possiamo subire un rogo tossico al giorno e, credeteci, non esageriamo sul fatto che è ormai interessata giornalmente da incendi.

Molto esplicativi sono stati gli interventi della dirigente Arpac Maddalena Gentile e della funzionaria Paola Pancaro che hanno illustrato la natura dei rifiuti presenti nella località tra i quali combusto e amianto. Ringraziamo il comandante della Polizia Locale di Sant’Antimo, Biagio Chiariello, che, stimolato dalle nostre segnalazioni e nonostante le poche risorse disponibili, ha intensificato i controlli nella zona i quali hanno portato a risultati molto apprezzabili, con sanzioni per i trasgressori e il ripristino dello stato dei luoghi.

Il presidente Oliviero ha dimostrato ed espresso una notevole sensibilità verso la tematica dettando suggerimenti importanti e utili agli enti interessati, tra i quali l’ampliamento del sistema di videosorveglianza e quello di porre in essere tutte le convenzioni suggerite dal “patto per la terra dei fuochi” del quale i due comuni risultano firmatari. Ringraziamo, inoltre, la funzionaria della commissione ambiente regionale, Eugenia Oliva, per l’interessamento sempre puntuale alle problematiche ambientali sollevate dal sodalizio Vinci.  

In questi giorni sono state poste le sbarre metalliche che impediranno l’accesso ai non proprietari, noi dell’associazione Vinci chiediamo l’immediata bonifica della strada colma di ogni sorta di rifiuti.

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