Napoli – L’assenza degli alberi, che non garantisce la tenuta del suolo, e la presenza di cenere, che con l’arrivo delle prime piogge può scendere a valle, causati dagli incendi divampati nel mese di luglio, possono determinare un serio rischio di frane nel Parco del Vesuvio.
Un altro pericolo arriva dagli alvei, i canali di scolo, ad oggi ancora più intasati dai resti degli incendi.
L’allarme arriva dall’Ordine degli Ingegneri napoletani in previsione delle piogge abbondanti del prossimo autunno. Per i professionisti bisogna analizzare i danni e chiedere i fondi giusti per prevenire quella che potrebbe diventare “una nuova Sarno”.
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