Aversa – “Vivere la legalità”, questo il tema del convegno che ha chiuso le attività del progetto “Scuola Viva” del liceo artistico – scientifico di Aversa che ha visto cooperare enti locali, scuole e associazioni. L’incontro si è tenuto nella storica struttura del complesso monumentale di Sant’Anna, sede centrale del liceo aversano, e ha visto la partecipazione, tra gli altri, del responsabile della Caritas di Aversa, don Carmine Schiavone, del magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, Cesare Sirignano, e dei dirigenti scolastici Antimo Zarrillo e Maria Rosaria Bocchino, oltre che di tutti coloro che sono stati a vario titolo coinvolti nella realizzazione del progetto ‘Scuola Viva’.
A fare gli onori di casa la dirigente scolastica Silvia Molinaro, promotrice della manifestazione che vuole essere occasione di discussione e di approfondimento su un tema attuale e sempre interessante qual quello della legalità e dell’integrazione fra culture diverse.
Per l’occasione sono stati presentati i lavori realizzati dai partecipanti ai diversi moduli attivati. In particolare, le opere realizzate per l’evento verranno consegnate al comune di Aversa per esposizioni permanenti in siti appositamente individuati. La serata si è conclusa con il “buffet dell’inclusione” dove sono state servite specialità tipiche dei paesi di appartenenza di tutti i corsisti.
Il progetto è stato avviato lo scorso dicembre e ha coinvolto ragazzi di età compresa tra gli undici e venticinque anni. Nel corso dell’anno scolastico, nell’ambito del Por Campania, sono stati realizzati cinque moduli per complessive trecento ore: Cittadinanza Attiva per orientare i giovani al mondo del lavoro a cura del liceo artistico; L’Orto va in città in collaborazione con l’associazione Fuori di Zucca; Mille Cuori un solo ritmo, spettacolo interculturale con rimi e canti dal mondo curato dalla Caritas aversana e dalla scuola media ‘Pascoli’ con l’obiettivo di far incontrare i giovani in maniera costruttiva, che ha piacevolmente allietato la serata; Intercultura e l’altro e Art con l’obiettivo di preparare i giovani ad essere mediatori culturali, con l’obiettivo comune di educare alla legalità, alla cittadinanza attiva, al recupero delle abilità di base; laboratorio artistico con le opere realizzate che saranno esposte in siti di proprietà comunale.
Diversi sono stati i partner coinvolti nei vari moduli: la Caritas Diocesana; il Comune di Aversa; l’associazione turistico-culturale Aversaturismo; la scuola media “Giovanni Pascoli” di Aversa con la dirigente Maria Rosaria Bocchino; la cooperativa sociale “Un fiore per la vita”.
Il progetto, ideato in conformità con gli obiettivi del programma regionale Scuola viva, ha avuto lo scopo di consolidare e valorizzare l’inclusione, l’integrazione piena dei giovani a rischio di dispersione scolastica e di quelli che presentano una situazione di disagio culturale, sociale o fisico. Inoltre ha mirato al rafforzamento e al recupero delle competenze di base attraverso una progettazione partecipativa ed integrata, con moduli didattici incentrati su bisogni e potenzialità dei partecipanti, o percorsi inclusivi per stranieri.
“L’ideazione e l’articolazione della proposta progettuale – spiega la dirigente del Liceo Artistico di Aversa e del Liceo Scientifico di Trentola Ducenta, Silvia Molinaro – nasce da una scuola viva ed attiva che, guardandosi intorno ed anche non molto lontano, ha riconosciuto l’importanza e l’utilità di un intervento in un territorio quale quello dell’agro aversano fortemente a rischio di dispersione scolastica, di disoccupazione, di alfabetizzazione alla legalità, di criticità ambientali, di inclusione delle diverse etnie presenti nello stesso. Pertanto il progetto è stato finalizzato a dare un contributo con percorsi modulari che hanno mirato all’inclusione, all’integrazione degli immigrati e delle fasce deboli della popolazione, all’acquisizione delle competenze di cittadinanza ed all’orientamento nel mondo del lavoro”.
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