L’inedito incontro tra il lirismo di Enrico Rava, il pianoforte di Giovanni Guidi e la geniale creatività di Matthew Herbert, apre la 22esima ddizione di Pomigliano Jazz in Campania, nella suggestiva cornice dei Conetti Vulcanici di Pollena Trocchia. Elaborando estemporaneamente sognanti pad, pungenti riff e tappeti ritmici “dispari”, l’intraprendente Herbert mette l’elettronica al servizio di Rava e Guidi, fondendola sinergicamente con il linguaggio espressivo del trombettista e l’improvvisazione armonica del pianista.
Enrico Rava parte dal suo solito fraseggio pacato, per poi sprigionarsi in una sorprendente veemenza; mentre il pianoforte di Giovanni Guidi, col suo tocco marcatamente percussivo, insegue le sue divagazioni. Dando vita, più che ad un semplice un concerto jazz, ad un live che sconfina in diversi generi (house, techno e tanto altro ancora), amalgamando le personalità di tre musicisti di differenti generazioni, accomunati dalla stessa passione e curiosità per la sperimentazione.
Flamenco e jazz: un connubio vincente che esalta la contagiosa passionalità del genere musicale andaluso e la fervida creatività tipica della musica afroamericana. Chano Dominguez, eccezionale pianista spagnolo fra i più accreditati e conosciuti in ambito internazionale, ha influenzato e cambiato la storia del flamenco-jazz. Grazie al suo vibrante pianismo, assai coinvolgente dal punto di vista emozionale, ha incantato le platee di tutto il mondo.
Dominguez non è solo un pianista di indubbio spessore, ma anche un prolifico compositore. Al Parco delle Acque di Pomigliano, Chano Dominguez con il suo Flamenco Quartet completato da Blas Cordoba (voce e palmas), Josè Cordoba (percussioni) e Daniel Navarro (danza e palmas), si è esibita per la 22esima edizione del Pomigliano Jazz in Campania.
Un live, decisamente singolare, che coniuga due nobili arti come musica e danza, nello specifico ballo flamenco: Un nuovo capitolo discografico, che uscirà per l’etichetta napoletana Soundfly, proprio in concomitanza con la ventiduesima edizione del Pomigliano Jazz In Campania, “TheUgly Duckling” è il progetto firmato da Leonardo De Lorenzo, interessante batterista jazz e compositore partenopeo. Dopo una serie di lavori discografici improntati su organici allargati, costituiti da nove o dieci elementi, arricchiti dalla presenza della sezione fiati e degli archi, De Lorenzo ripropone la formula del trio, nel segno di un concetto più intimistico.
Una formazione palesemente più incline all’interplay e a soluzioni interpretative degne di nota, a dieci anni dalla nascita del suo primo trio. Il suo nuovo lavoro discografico è stato presentato insieme a due preziosi compagni di viaggio come Ergio Valente (pianoforte) e Gianfranco Coppola (contrabbasso).
Il piano solo è una dimensione intimistica, introspettiva, che crea un pathos incantevole. Francesco Nastro, raffinato e sensibile pianista e compositore stabiese, si esibirà in questa veste al Parco delle Acque, con un repertorio contenente alcune sue composizioni originali, scaturite da un’oculata ricerca metrica e ritmica, unitamente a standard, rigorosamente riarrangiati, tratti dal repertorio jazzistico e da quello classico. Oltre a un affettuoso omaggio all’indimenticabile Pino Daniele.
Matthew Herbert protagonista del Pomigliano Jazz festival. Musicista, compositore, produttore discografico e dj inglese classe 1972, Herbert incentra il suo singolare stile sulla perlustrazione più radicale del suono, una ricerca che travalica decisamente ogni confine di genere. Attraverso questo suo modus operandi è capace di creare architetture sonore ipnotiche e sbalorditive, grazie a un fantasioso utilizzo del sampler.
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